AREZZO: Strangis, Vivoli (55' Menchetti), Innocentini, Montanari (45' Verdini), Nacchia, Castaldo, Celli (70' Carta), Benettini (70' Camerini), Ferretti (80' Bidini), Musotti (45' Aiello), Lazzeri (65' Bracciali). A disp.: Neri, . All.: Violetti Alessandro
RETI: Ferretti, Celli, Bracciali, Bracciali, Orsini
NOTE: Ammonito Celli.AREZZO: Strangis, Vivoli, Innocentini, Montanari, Nacchia, Castaldo, Celli, Benettini, Ferretti, Musotti, Lazzeri. A disp.: Neri, Menchetti, Bidini, Carta, Verdini, Camerini, Bracciali, Aiello. All.: Alessandro Violetti.
PRO LIVORNO SORG.: Calloni, Chicca, Lupi, Difonzo, Grechi, Orsini, Arigoni, Sovran, Fabbri, Ciurli, Fermi. A disp.: Molinari, Quaglia, Avola, Attanasio, Borgi, Brisciani, Macchia. All.: Andrea Domenici.
ARBITRO: Eleonora Labate di Firenze
RETI: 8' Celli, 23' Ferretti, 40' Orsini, 70', 96' Bracciali.
Resta lì, pronta a mettere il capo fuori da una tana in cui si sta scomodi ma ancora completamente dentro: nonostante l'ottima prova la Pro Livorno cade in casa dell'Arezzo, vede interrompersi la propria striscia positiva e non riesce ad accorciare sulla sestultima posizione, ora occupata dalla Lastrigiana che sta a +6, seppur con due partite in meno. Ma si sa che far punti all'[..] è complicatissimo: nel 2023 c'è riuscito solo il Tau, di misura. E si sa che l'Arezzo sta benissimo: con questa sono nove le vittorie negli ultimi dieci incontri; se i campionati iniziassero per Capodanno avrebbe soltanto un punto in meno del Tau, con una gara in meno. Anche con la Pro Livorno l'approccio è il medesimo: non si sta a far calcoli, si cercano ripetutamente la profondità e le soluzioni sulle corsie esterne. Una di queste produce il vantaggio già all'8': partito sulla fascia di competenza, in velocità Celli supera la difesa avversaria e messa nel mirino la porta la centra calciando non appena Calloni fa segno di muoversi. Sotto a freddo e alla ricerca di punti preziosi, la Pro Livorno ha un merito e un difetto: resta attaccata alla partita e a lungo limita gli avversari; ma non riesce neppure a creare occasioni da rete. E così a metà frazione l'ennesima incursione di Celli vale il raddoppio locale: stavolta anziché con l'acuto personale l'azione si chiude col servizio per Ferretti che da posizione centrale scarica il pallone in rete. Ma l'incontro non è ancora sigillato e al 40' la Pro Livorno lo riapre: sull'angolo di Ciurli la difesa dell'Arezzo si perde Orsini che di testa batte Strangis e dimezza il distacco. S'avvia quindi un frangente che, interrotto solo formalmente dall'intervallo, vede la Pro Livorno attaccare in forze alla ricerca del pari: Strangis deve effettuare due interventi non scontati su Fermi e Fabbri liberi in posizione di sparo. Violetti capisce che è il momento d'intervenire per rinunciare a una punta e rinforzare il centrocampo: l'inserimento di Verdini e soprattutto di Bracciali è la svolta che d'un tratto inaridisce la manovra ospite e riporta l'Arezzo a distanze irraggiungibili; tra il 70', mezzo dribbling al portiere dopo essersi insinuato in mezzo alla difesa, e il sesto del recupero concesso da Eleonora Labate (direttrice di gara di carattere, personalità e tecnica elevatissima: la commissione sa che quando c'è lei va tutto liscio), tocco sottoporta sul servizio di Castaldo, è proprio Bracciali a segnare la doppietta che trascina l'Arezzo al 4-1, sempre più vicino alla qualificazione in coppa.
Calciatoripiù: Innocentini (Arezzo), Calloni (Pro Livorno).