RETI: Vannuzzi, Vannuzzi
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Morandini, Capocchi, Wolf, Bigazzi, Carlucci, Nistri, F. Bellandi, M. Masini, Vannuzzi, Tommasi. A disp.: A. Masini, Lensi, Ferretti, Matteoni, Notarelli, G. Bellandi, Vuturo, Marrano, Mazzi. All.: Gabriel Pucci.
CAPEZZANO P.: Pellegrini, T. Lari, F. Lari, Bartalini, Giorgi, Bertola, F. Rossi, Paoli, Steffich, Campera, Mattioli. A disp.: Laoluna, Tofanelli, Bigondi, Tomei, Zei, Bertuccelli, Casolare, Cacciaguerra, Baroni. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Bigongiari di Lucca
RETI: 46' pt, 55' Vannuzzi.
Oltre che a far infuriare il Capezzano, la gara d'andata servì a ridurre il numero delle rivali che dopo la gara di ritorno scendono quasi fino a zero: superando una tra le più strette delle curve che descrivono la parte finale del tracciato, il Tau Altopascio mantiene intatto l'enorme vantaggio sulle inseguitrici (+12 sul Forte dei Marmi che come lui deve ancora fermarsi; +14 sulla Cattolica Virtus che dai box è già passata) e comincia a fare i primi calcoli sulla gara giusta per festeggiare il secondo titolo consecutivo: con gli incastri giusti (la Cattolica gioca ad Arezzo, il Forte dei Marmi ospita lo Zambra) potrebbe arrivare già domenica a Cecina; più probabile però che ci sia da attendere aprile, il turno di riposo alle spalle. Il verdetto però è ormai sostanzialmente espresso: a meno d'un filotto di sconfitte che al momento non sembrano possibili (il Tau ha vinto ventidue partite su ventisette: difficile che non riesca a conquistare cinque punti nelle ultime cinque), la corona resta ad Altopascio; e, pronti per il confronto con quella che l'anno scorso si fermò a una gara dalla finale scudetto, sarà interessante capire dove questa squadra potrà arrivare nella fase nazionale. È vero che ogni valutazione è prematura, che prima c'è da vincere matematicamente il titolo regionale; ma il 2-0 sul Capezzano lo rende ora davvero vicinissimo. E, dettaglio già notato e segnalato più volte nel corso della stagione, a differenza delle rivali che le assenze le hanno sempre pagate Pucci può contare su una qualità enorme anche quando concede qualcosa alla turnazione: rispetto alla vittoria di Sesto Fiorentino cambiano due interpreti davanti, Mattia Masini e Tommasi per Vuturo e Marrano, senza però che il livello scenda. A decidere l'incontro è però Vannuzzi, il terzo attaccante, alla seconda di fila da titolare e in rete due volte a cavallo della pausa dopo aver infiammato la platea già al 5' con un diagonale sul quale Mattia Masini non s'allunga. È l'emozione principale dei primi quarantacinque minuti regolamentari, segnati poi soltanto dalle proteste del Capezzano (poteva starci il rigore per un fallo su Steffich) prima del vantaggio nel tempo di recupero: lo costruisce il solito Carlucci, regista per il quale gli aggettivi sono da tempo esauriti, e lo segna Vannuzzi raccogliendo l'imbucata e superando Pellegrini. Sotto a un metro dall'intervallo dopo aver a lungo retto l'impeto della capolista, il Capezzano firma la resa nei primi minuti del secondo tempo: Tommaso Lari deve giocarsi il fallo da ammonizione per interrompere la volata di Tommasi verso l'area, ma l'infrazione gli serve soltanto a rinviare il raddoppio di qualche secondo; la punizione di Vannuzzi s'insacca infatti nell'angolo basso alla sinistra di Pellegrini e assicura al Tau il ventiduesimo successo stagionale, la cui ampiezza sarebbe potuta aumentare se Gianmarco Bellandi avesse colto lo specchio da posizione favorevole e se con la mano di richiamo Pellegrini non avesse negato a Lensi la prima gioia negli Allievi d'élite. Ma si tratta di dettagli, nessuno dei quali può cancellare la cascata di buone notizie; e il rientro di Bartelloni, in gruppo da ieri, non è la meno importante in vista del finale di stagione.
Calciatoripiù : segnare al Tau è quasi impossibile, capitan Wolf sta vivendo un momento pazzesco; se ci s'aggiungono le qualità di Carlucci e le capacità realizzative di Vannuzzi (Tau Altopascio) si capisce come mai le partite spesso finiscano nello stesso modo; a provare a costruire un esito diverso ci provano soprattutto Filippo Lari e Steffich (Capezzano), ma ormai si sa che talvolta neppure le imprese sarebbero sufficienti.