ATL. CASTELLO (5-4-1): Congiu, Lascialfari, També, Cataldo, Cruciani, Paladini, Conti (66' Ghilli), Cagnacci, Ciancia, Paggetti (72' Borgomeo), Urigutti (50' Lo). A disp.: Matucci, Braschi, Demi, Boni Degl'Innocenti, D'Agostino, Basolu. All.: Profilato, Rinieri, Bolognesi.
POGGIO A CAIANO (4-3-3): Mugnaini, Villoresi, Detti, Parrini, Martini, Ravagli (44' Bonacchi), A. Bruni, Liguori, Fabbri, Spinetti, Belli (63' Gallorini). A disp.: Biancalani, N.Bruni, Tinti, Giannitti. All.: Del Bianco.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia.
Nonostante la mancanza di gol, al Pontormo va in scena una gara di altissimo spessore, tra due squadre davvero affamate di punti. Il Castello è obbligato a far risultato per continuare a rincorrere una difficile, ma ancora possibile, salvezza. Il Poggio capolista ha sul collo il fiato del Coiano e manca solo una settimana allo scontro diretto, che potrebbe valere un'intera stagione. La triade di mister di casa, consapevole dell'indubbio valore dei rivali, schiera una squadra accorta, velocissima, concentrata, davvero ben organizzata, abile nel chiudere ogni varco agli oggettivamente più tecnici e possenti rivali. Nel primo tempo, che scorre senza occasioni di gran rilievo, il Poggio riesce incredibilmente a calciare nello specchio solo una volta, con una pregevole punizione di capitan Detti, parata con grande abilità da Congiu. Nel finale di frazione va addirittura più vicino al gol il Castello. Ci prova prima Paggetti, servito da un ottimo cambio campo di Ciancia, che entra in area minaccioso, ma la sua conclusione viene ben neutralizzata da Mugnaini. Poi è Cagnacci, su calibrato calcio piazzato di També, a ricevere solissimo in piena area, per poi ritrovarsi a calciare però col piede debole. Decisamente più trama nell'avvincente ripresa, con le squadre più stanche quel tanto che basta a moltiplicare varchi e pertugi. Inizialmente va vicino al vantaggio il Castello, con una mischia su corner davvero pericolosa per gli ospiti. Dal quinto minuto però si assiste ai dieci minuti più produttivi per la capolista. Spinetti sponda in area per Fabbri, che tutto solo spreca. Mister Del Bianco si gioca subito la quarta punta, inserendo il 2009 Bonacchi, e il forcing degli ospiti aumenta ulteriormente. Per fortuna del Castello, Spinetti, lanciato a rete, viene fermato da un fuorigioco, che lascia molti dubbi ai tifosi ospiti, poi, su calibrata punizione di Belli, svetta di testa Detti, chiamando al secondo miracolo di giornata il portierone di casa Congiu. També colpisce di mano in area, ma nel tentativo di proteggersi il volto. L'arbitro fa giustamente continuare e sul capovolgimento di fronte, Paggetti vola in contropiede e serve a Ciancia un ottimo pallone al limite, ma la conclusione del centrocampista di casa è debole. Al minuto 22 emozioni davvero forti, col Poggio che vive le occasioni sicuramente più nitide. Il regista A.Bruni, si ritrova a tu per tu con Congiu, ma la risposta del portiere biancoverde è davvero da applausi. Sulla ribattuta si fionda Belli e Congiu concede il bis immediato, scatenando il boato del pubblico di casa. A cinque minuti circa dal termine, il Castello inserisce la diga Ghilli, passando al 5-3-2, modulo ancora più coperto. Spinetti avrebbe comunque un'ultima palla per centrare la vittoria, ma il suo pallonetto termina di poco alto. L'ultimissima occasione è anzi di marca Castello, con Paggetti che penetra in area in slalom, prima di finire a terra. I locali reclamano il rigore, l'arbitro non è dello stesso avviso. Forse il contatto c'è stato, ma la caduta troppo plateale del numero 10 non aiuta. Dopo tre intensi minuti di recupero il match termina a reti bianche e il pareggio sembra in assoluto il risultato più giusto, tra un Poggio certo più attrezzato e un Castello, che ha limitato al minimo gli errori, interpretando la gara davvero nel migliore dei modi.
Calciatoripiù : nel Castello impossibile non citare il portiere eroe Congiu , il possente e puntuale També e soprattutto il gladiatorio difensore Cruciani autore di una prestazione da standing ovation. Per il Poggio Spinetti e Detti hanno rappresentato certo le minacce più pericolose per la retroguardia biancoverde.