RETI: Filippeddu, Crecchi
CAPEZZANO P.: Mattonai, Marchetti, Bartoli, Amorusi, Di Giulio, Donati, L. Gazzoli, Moriconi, Fiocco, Checchi, Baldi. A disp.: Lucchesi, Benedetti, Biancardi, Boselli, Maini, Ganovelli, Pighini, Carfora, Filippeddu. All.: Gianluca Di Cola.
CAMAIORE: Tartarini, Crecchi, Bertolucci, Dalle Mura, Meneghetti, Polloni, Scevola, Coppola, Belluomini, Tomei, N. Bianchi. A disp.: N. Puccetti, Grori, Baldaccini, Cinquini, Ribecai, De Ranieri, Giannotti, Della Bona. All.: Stefano Boggi.
ARBITRO: Tedeschi di Carrara
RETI: 13' Crecchi, 75' Filippeddu.
NOTE: espulso Coppola (65').
Nella sagra del rimpianto il Capezzano avrebbe diritto allo stand principale: se fosse riuscito a battere il Camaiore per quasi mezz'ora in inferiorità numerica (espulso Coppola), avrebbe approfittato davvero del rigore sbagliato dal San Giuliano e si sarebbe portato a un solo punto di distanza, da dove l'avrebbe costretto ad affrontare il Lido con l'assillo della vittoria. Invece la penultima stagionale, ultima interna della stagione regolare, porta con sé soltanto un 1-1: restano tre i punti di scarto, e le possibilità d'agguantare lo spareggio e di giocarsi l'élite in una gara secca sono minime. La responsabilità è in gran parte del Camaiore, che nel primo quarto di gara mette costantemente in difficoltà il Capezzano con i lanci profondi di Meneghetti e Polloni a cercare gli esterni e le sovrapposizioni; è proprio dalla corsia laterale che arriva la rete del vantaggio, segnata da Crecchi che sfonda a destra sul pallone profondo di Coppola e supera Mattonai quasi dal fondo. Trovato lo 0-1, il Camaiore costruisce subito l'occasione del raddoppio: sul traversone di Crecchi, nella prima mezz'ora incontenibile, il pallone buono capita a Belluomini che però ci mette troppo a calciare in porta e si fa murare. Poi all'improvviso la partita cambia, perché Di Cola aggiusta lo scacchiere e il Capezzano comincia ad attaccare: si fanno pericolosi Baldi, Amorusi e soprattutto Checchi, cui Tartarini replica con una parata difficilissima ed efficacissima. L'azione si replica quasi identica in avvio di ripresa, accompagnata da un altro intervento complicato su Boselli; il Camaiore ora fatica a uscire, e i problemi aumentano quando Coppola esagera nelle proteste (aveva ragione nel merito, c'era una carica su Tartarini nell'azione che sfocia in un angolo per il Capezzano, torto su tutto il resto) e si fa cacciare da Tedeschi. Forte della superiorità numerica il Capezzano aumenta la pressione, anche se in contropiede rischia la catastrofe: gli va bene che Scevola manchi l'aggancio sul traversone di Grori intenzionato a liberarlo davanti alla porta, e che Mattonai controlli agevolmente il tiro di Belluomini da fuori. Poi a un quarto d'ora dalla fine il Capezzano impatta: Filippeddu raccoglie un angolo respinto dalla difesa e scarica in porta il diagonale dell'1-1. Date le notizie che arrivano da Pescia ci s'attende un finale all'assalto, ma evidentemente le energie sono state tutte impiegate alla ricerca del pari: nonostante il diluvio di punte (al fischio finale sul terreno di gioco ce ne sono addirittura cinque) il Capezzano riesce a creare soltanto qualche mischia che il Camaiore sbroglia senza troppa ansia. E l'élite diretta rischia di restare un sogno. Occhio però ai ripescaggi: la coppa disciplina condanna l'Urbino Taccola, è quasi certo un posto per la migliore delle seconde.
Calciatoripiù : doppia batteria di centrali, Di Giulio-Amorusi (Capezzano P.) e Meneghetti-Polloni (Camaiore).