LUCCHESE: Galletti, Viviani, Soares, Filippelli, D'Ancona, Santelli, Carella, Napoli M., Camaiani, Nastasi, Catania. A disp.: Labozzetta, Quochi, Turini, Andreini, Dies, Durante, Donchowsky, Napoli T., Lazzari, Niccolò, Taponeco, Muratore, Carcano. All.: Carruezzo.
OLBIA: Mascia, Glino, Secci, Dore, Giagheddu, Sanna, Catte, Di Marcello, Caggiu, Dieni, Barbieri. A disp.: Di Giorgio, Petrone, Milia, Camponi, Valeggiati, Orefice, Giulianelli, Capuozzo, Rodrigues, Tatti, Carta. All.: Biagioni.
ARBITRO: Taricone di Perugia, coad. da D'Angelo e Lauri di Gubbio.
RETI: 6' Dore, 8' Catte, 68', 72' Barbieri.



Non basta la buona volontà e un piglio generoso alla Lucchese per sovvertire un destino che ormai sembra scritto: nell'andata dei play-out l'Olbia ipoteca a doppio giro di nastro il pacco-salvezza e rende quasi una formalità il ritorno, fra pochi giorni, sull'isola. Avanti subito al 6' con il tiro vincente del centrocampista Dore, l'Olbia chiude virtualmente i conti con larghissimo anticipo dopo centoventi secondi, raddoppiando i conti grazie a Catte. La Lucchese reagisce d'orgoglio e si sbilancia sempre più nel tentativo di riaprire i giochi; è così che viene colta d'infilata dal contropiede di Barbieri in campo aperto, e in sospetto fuorigioco: al 68' è 0-3. Ancora una volta i ragazzi di Oberdan Biagioni sfruttano il momento propizio e dopo quattro minuti calano il poker con lo stesso Barbieri. Da lì in poi poco da segnalare, se non un percorso ormai in arrampicata verticale e senza corde per i rossoneri.