OLBIA: Mascia, Glino, Petrone, Gore, Giaggheddu, Sanna, Catte, Di Marcello, Caggiu, Dieni, Barbieri. A disp.: Di Giorgio, Mascia, Filia, Camponi, Valeggiati, Orefice, Giranelli, Capuozzo, Rodrigues, Tatti, Cuguttu, Carta, Raspitzu. All.: Oberdan Biagioni.
LUCCHESE: La Bozzetta, Soares, Quochi, Filippelli, Tiesse, Santelli, Lazzari, Muratore, Camaiani, Napoli Matteo, Catania. A disp.: Quiriconi, Andreini, Durante, Donchowsky, Carcano, Napoli Tommaso, Sasso, Cantini, Viviani. All.: Eupremio Carruezzo.
ARBITRO: Cherchi di Carbonia, coad. da Pressato e D'Ascanio.
RETI: 39' Catte, 60', 80' Barbieri, 82' Mascia.
Una pura formalità, da scontare ed espletare più che assolvere senza pensieri, la trasferta oltre il Tirreno per la Lucchese: irrimediabilmente compromesso dallo 0-4 interno rimediato a Lucca sette giorni prima, il ritorno dei play-out viene onorato con la presenza dai rossoneri, ma miracoli o sorprese dalla Sardegna non arrivano. Lo spareggio per evitare la retrocessione lancia la ciambella di salvataggio all'Olbia. I sardi restano in Primavera 3, i ragazzi di Carruezzo retrocedono nella categoria inferiore, terminando così un'annata dalla difficile lettura, che dopo un inizio promettente si è sempre più complicata, fino a emettere un verdetto amarissimo. Sono ancora Catte e Barbieri, dopo l'ottima prova dell'andata in Toscana, a marchiare a fuoco anche questi 90': il primo apre le marcature al 39', il secondo realizza una doppietta nella seconda parte di gara, prima che all'82' Mascia chiuda i conti, bissando il risultato del confronto della settimana precedente. La delicata operazione che porta a voltare pagina e far tesoro di quanto non ha funzionato, in casa Lucchese, è già cominciata.