ZENITH PRATO: Landini, Lombardi, Bashkimi, Manganaro, Pagli, Nucci, Dessi, Ammendola N., Vignali, D Agati, Nuzzo. A disp.: , Caruso, Faggi, Silveri, Drovandi, Galeotti, Marrano, Massimo . All.: Bellandi Fabrizio
AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Palazzini, Laraia, Vignozzi, Guerra, Biba, Di Gaudio, Puggelli, Miniati. A disp.: , Andrei, Baroncini, Consumi, Malizia, Petrini, Casoni, Mosconi, Russo. All.: Benfari Massimiliano
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Manganaro, Pagli, Nucci, Dessì, L. Ammendola, Vignali, D'Agati, Nuzzo. A disp.: Caruso, Faggi, Silveri, Drovandi, Galeotti, Marrano, Massimo. All.: Fabrizio Bellandi (in panchina Marco Imbriaco).
AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Palazzini, Laraia, Vignozzi, Guerra, Biba, Di Gaudio, Puggelli, Miniati. A disp.: Andrei, Baroncini, Consumi, Malizia, Petrini, Casini, Mosconi, Russo. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Galligani di Pistoia
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Manganaro, Pagli, Nucci, Dessì, L. Ammendola, Vignali, D'Agati, Nuzzo. A disp.: Caruso, Faggi, Silveri, Drovandi, Galeotti, Marrano, Massimo. All.: Fabrizio Bellandi (in panchina Marco Imbriaco).
AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Palazzini, Laraia, Vignozzi, Guerra, Biba, Di Gaudio, Puggelli, Miniati. A disp.: Andrei, Baroncini, Consumi, Malizia, Petrini, Casini, Mosconi, Russo. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Galligani di Pistoia
Tra la difesa meno battuta del campionato, quella della Zenith Prato, e il miglior attacco, l'Affrico, le due squadre che alla vigilia condividevano e continuano a condividere la testa della classifica, è venuto fuori un risultato di parità, ormai una costante di questo torneo. Lo 0-0 finale è lo specchio fedele di quanto espresso in campo; l'importante posta ha infatti originato una partita bloccata e tatticamente interessante, ma sicuramente non bella con poche (un paio per ciascuna parte) occasioni da rete e molti errori di passaggio e di misura; per tutti i novanta minuti il possesso palla è stato suddiviso in parti uguali. Il primo tempo ha visto il predominio della Zenith; di chiara marca ospite il secondo. Finora imbattuta, l'unica in campionato, la Zenith è un complesso composto da elementi di qualità e di prospettiva (dilettanti), solido in ogni zona del campo; si fa leggermente preferire per la parte difensiva dello schieramento e farà sicuramente parte del novero di squadre che lotteranno fino alla fine per la vittoria. Simmetricamente si può dire più o meno lo stesso per l'Affrico, il cui reparto avanzato si mette in chiara evidenza: anche qua si notano molti calciatori di qualità e prospettiva; dire che sarà in lotta fino alla fine per aggiudicarsi il torneo è una considerazione più che lapalissiana. La cronaca della gara è alquanto scarna. Si comincia al 3' quando Di Gaudio recupera il pallone a quaranta metri dalla porta e, visto Niccolò Landini fuori dai pali, calcia immediatamente in porta: il pallone sorvola la traversa, non di molto. Per una nuova occasione bisogna attendere il quarto d'ora e una conclusione di Guerra da appena dentro l'area: la difesa di casa ribatte in angolo. In questa fase di gioco la supremazia territoriale della Zenith è evidente, ma non riesce a estrinsecarsi in conclusioni pericolose. Al 24' si registra un gesto da circoletto rosso: Leonardo Ammendola raccoglie sulla linea del fallo laterale uno spiovente dalla parte opposta del campo e con lo stesso piede (sinistro) salta un avversario senza che il pallone tocchi terra; l'azione però si chiude senza esito. Tre minuti più tardi Leonardo Ammendola è sempre protagonista: D'Agati triangola con lui prima di calciare da una decina di metri; l'esecuzione però è debole e favorisce la parata di Dos Santos. Al 33' è Vignali a non sfruttare a dovere una buona occasione: tiro sbagliato, pallone abbondantemente fuori. La Zenith ci riprova un minuti più tardi col colpo di testa del subentrato Silveri dal centro dell'area piccola sugli sviluppi d'un angolo: il pallone termina un paio di metri fuori alla destra di Dos Santos. L'Affrico replica al 35' con un tiro di Biba da venti metri: pallone fuori di un metro, con Niccolò Landini ben vigile. L'ultima occasione del primo tempo vede Dessi fermare il pallone e calciarlo improvvisamente in porta sul primo palo: il portiere ospite è ben piazzato e para con sicurezza. Si va al riposo da qui a poco senza che succeda più nulla. La ripresa si apre con un Affrico molto propositivo e voglioso di portare a casa i tre punti; nei primi cinque minuti va vicino al vantaggio con Guerra, ma Niccolò Landini con un coraggioso intervento sui suoi piedi sventa la minaccia prima della battuta a rete da non più di cinque metri. Al 52' lo stesso Guerra è bravo nel deviare sottomisura un traversone proveniente dalla sinistra anticipando il diretto marcatore: il pallone va a sbattere sulla traversa e rientra in campo senza che nessuno intervenga. All'ora di gioco si registra una bella azione personale di Leonardo Ammendola che però dopo avere saltato un paio di giocatori conclude malamente in porta svirgolando il pallone. Al 74' è centrale e parato senza difficoltà il tentativo di Biba dalla lunga distanza. All'80' D'Agati ci prova con una punizione da venti metri ad aggirare la barriera: il pallone preda di Dos Santos. Al 83' la migliore occasione per gli amaranto: dopo una bella triangolazione in velocità con l'ex Tau Marrano, Faggi si defila e calcia forte sul primo palo, ma Dos Santos ben posizionato respinge con difficoltà anche perché la distanza era ravvicinata. Dopo tre minuti di recupero più uno causa sostituzioni senza che succeda assolutamente nulla, tranne un tiro di alleggerimento da distanza siderale da parte dei padroni di casa, il triplice fischio di Galligani (condizione fisico-atletica eccellente, sempre vicino all'azione; bravo nella distribuzione dei cartellini, dirige all'inglese - ma anche là certi falli sono da sanzionare con calcio di punizione; comunque direzione ottima) è ben accettato da tutti i protagonisti, il che non è poco. Prosit. Calciatoripiù : padrone della fascia di competenza, ottimo tecnicamente, Leonardo Ammendola è andato bene anche quando ha cambiato di posizione; puntuale e preciso negli interventi, Nucci (Zenith Prato) è attento e combattivo; bravo in appoggio e nel pressing così come nel vedere la porta, Di Gaudio fa salire la squadra; sempre al posto e momento giusto, Palazzini (Affrico) dà ordine e geometrie alla squadra.
Tra la difesa meno battuta del campionato, quella della Zenith Prato, e il miglior attacco, l'Affrico, le due squadre che alla vigilia condividevano e continuano a condividere la testa della classifica, è venuto fuori un risultato di parità, ormai una costante di questo torneo. Lo 0-0 finale è lo specchio fedele di quanto espresso in campo; l'importante posta ha infatti originato una partita bloccata e tatticamente interessante, ma sicuramente non bella con poche (un paio per ciascuna parte) occasioni da rete e molti errori di passaggio e di misura; per tutti i novanta minuti il possesso palla è stato suddiviso in parti uguali. Il primo tempo ha visto il predominio della Zenith; di chiara marca ospite il secondo. Finora imbattuta, l'unica in campionato, la Zenith è un complesso composto da elementi di qualità e di prospettiva (dilettanti), solido in ogni zona del campo; si fa leggermente preferire per la parte difensiva dello schieramento e farà sicuramente parte del novero di squadre che lotteranno fino alla fine per la vittoria. Simmetricamente si può dire più o meno lo stesso per l'Affrico, il cui reparto avanzato si mette in chiara evidenza: anche qua si notano molti calciatori di qualità e prospettiva; dire che sarà in lotta fino alla fine per aggiudicarsi il torneo è una considerazione più che lapalissiana. La cronaca della gara è alquanto scarna. Si comincia al 3' quando Di Gaudio recupera il pallone a quaranta metri dalla porta e, visto Niccolò Landini fuori dai pali, calcia immediatamente in porta: il pallone sorvola la traversa, non di molto. Per una nuova occasione bisogna attendere il quarto d'ora e una conclusione di Guerra da appena dentro l'area: la difesa di casa ribatte in angolo. In questa fase di gioco la supremazia territoriale della Zenith è evidente, ma non riesce a estrinsecarsi in conclusioni pericolose. Al 24' si registra un gesto da circoletto rosso: Leonardo Ammendola raccoglie sulla linea del fallo laterale uno spiovente dalla parte opposta del campo e con lo stesso piede (sinistro) salta un avversario senza che il pallone tocchi terra; l'azione però si chiude senza esito. Tre minuti più tardi Leonardo Ammendola è sempre protagonista: D'Agati triangola con lui prima di calciare da una decina di metri; l'esecuzione però è debole e favorisce la parata di Dos Santos. Al 33' è Vignali a non sfruttare a dovere una buona occasione: tiro sbagliato, pallone abbondantemente fuori. La Zenith ci riprova un minuti più tardi col colpo di testa del subentrato Silveri dal centro dell'area piccola sugli sviluppi d'un angolo: il pallone termina un paio di metri fuori alla destra di Dos Santos. L'Affrico replica al 35' con un tiro di Biba da venti metri: pallone fuori di un metro, con Niccolò Landini ben vigile. L'ultima occasione del primo tempo vede Dessi fermare il pallone e calciarlo improvvisamente in porta sul primo palo: il portiere ospite è ben piazzato e para con sicurezza. Si va al riposo da qui a poco senza che succeda più nulla. La ripresa si apre con un Affrico molto propositivo e voglioso di portare a casa i tre punti; nei primi cinque minuti va vicino al vantaggio con Guerra, ma Niccolò Landini con un coraggioso intervento sui suoi piedi sventa la minaccia prima della battuta a rete da non più di cinque metri. Al 52' lo stesso Guerra è bravo nel deviare sottomisura un traversone proveniente dalla sinistra anticipando il diretto marcatore: il pallone va a sbattere sulla traversa e rientra in campo senza che nessuno intervenga. All'ora di gioco si registra una bella azione personale di Leonardo Ammendola che però dopo avere saltato un paio di giocatori conclude malamente in porta svirgolando il pallone. Al 74' è centrale e parato senza difficoltà il tentativo di Biba dalla lunga distanza. All'80' D'Agati ci prova con una punizione da venti metri ad aggirare la barriera: il pallone preda di Dos Santos. Al 83' la migliore occasione per gli amaranto: dopo una bella triangolazione in velocità con l'ex Tau Marrano, Faggi si defila e calcia forte sul primo palo, ma Dos Santos ben posizionato respinge con difficoltà anche perché la distanza era ravvicinata. Dopo tre minuti di recupero più uno causa sostituzioni senza che succeda assolutamente nulla, tranne un tiro di alleggerimento da distanza siderale da parte dei padroni di casa, il triplice fischio di Galligani (condizione fisico-atletica eccellente, sempre vicino all'azione; bravo nella distribuzione dei cartellini, dirige all'inglese - ma anche là certi falli sono da sanzionare con calcio di punizione; comunque direzione ottima) è ben accettato da tutti i protagonisti, il che non è poco. Prosit. Calciatoripiù : padrone della fascia di competenza, ottimo tecnicamente, Leonardo Ammendola è andato bene anche quando ha cambiato di posizione; puntuale e preciso negli interventi, Nucci (Zenith Prato) è attento e combattivo; bravo in appoggio e nel pressing così come nel vedere la porta, Di Gaudio fa salire la squadra; sempre al posto e momento giusto, Palazzini (Affrico) dà ordine e geometrie alla squadra.