• Allievi RegionaliElite
  • 08/10/2023 11.00.00
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  • SESTESE
    Chelli
  • 1 - 0 08/10/2023 11.00.00
  • SERAVEZZA

Commento


SESTESE: Fantini, Athuman, Geri, Sorge, Mernacaj, Chelli, Matrone, Zei, Verzicco, Patrignani, Graziano. A disp.: Giusti, Prota, Ugolini, Myslihaka, Baldi, Scarpelli, Danesi, Cappelli. All.: Bertini Andrea
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Matrizi, Liu, Gabbriellini, Catelli, Cacciaguerra, Ercolini. A disp.: Bassi, Del Carlo, Mazzoncini, Ragghianti, Tarantini, Domenici, Micheli, Coletta, Franzetti. All.: Lampitelli Davide
RETI: Chelli
SESTESE: Fantini, Athuman (86' Cappelli), Geri (73' Ugolini), Sorge (86' Myslihaka), Mernacaj, Chelli, Matrone (78' Baldi), Zei, Verzicco (61' Scarpelli), Patrignani, Graziano (66' Danesi). A disp.: Giusti, Prota. All.: Andrea Bertini.
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez (46' Mazzoncini), Colombini, Bacci (79' Ragghianti), Matrizi (60' Tarantini), Liu (75' Domenici), Gabbriellini (66' Micheli), Catelli (52' Coletta), Cacciaguerra, Ercolini (52' Franzetti). A disp.: Bassi, Del Carlo. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETE: 99' Chelli.
NOTE: angoli: 4-1. Recupero: 3'+10'.

SESTESE: Fantini, Athuman (86' Cappelli), Geri (73' Ugolini), Sorge (86' Myslihaka), Mernacaj, Chelli, Matrone (78' Baldi), Zei, Verzicco (61' Scarpelli), Patrignani, Graziano (66' Danesi). A disp.: Giusti, Prota. All.: Andrea Bertini.
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez (46' Mazzoncini), Colombini, Bacci (79' Ragghianti), Matrizi (60' Tarantini), Liu (75' Domenici), Gabbriellini (66' Micheli), Catelli (52' Coletta), Cacciaguerra, Ercolini (52' Franzetti). A disp.: Bassi, Del Carlo. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: Nocciolini di Prato
RETE: 99' Chelli.
NOTE: angoli: 4-1. Recupero: 3'+10'.



Tanti mugugnavano già. Quando Mazzoncini stende Baldi sulla trequarti qualche ticchettio prima che s'esauriscano gli otto minuti di recupero, tanti mugugnavano già sentenziando: senza Mazzeo la Sestese non segna. E non erano mugugni ingiustificati: d'occasioni la Sestese non ne aveva costruite granché nonostante un ottimo palleggio cui il Seravezza, sceso a Firenze da capolista a sorpresa, risponde con un'intensità commovente e una fase difensiva strepitosa (se l'obiettivo è davvero la salvezza, è obiettivo facile). Tanti mugugnavano già sulla punizione mancina di Danesi a girare pericolosissimamente verso il centro dell'area; ma nessuno più mugugna quando, quasi piegandosi per deviarlo e girarlo di testa verso la porta, Chelli trasforma nel successo uno dei pochi palloni fatti filtrare dalla retroguardia avversaria. A questo punto (ma quella di Nocciolini è una decisione corretta: il recupero dev'essere tendenzialmente effettivo, e prima della punizione un po' di tempo s'era perso) gli otto minuti aggiuntivi sono ormai finiti, e la gara è entrata ufficialmente nel 99'; e si giocherà fino al 100', alla fine del quale la Sestese aggancia il Seravezza in seconda posizione, in compagnia di Tau e Affrico alle spalle d'un Cecina sempre più protagonista. Visto retrospettivamente l'epilogo è più scontato d'un omicidio a Cabot Cove: la rete del capitano, indiscutibilmente il migliore dei ventidue, alla fine d'un recupero infinito è un meccanismo vietato agli sceneggiatori, troppo facile. Ma per chi ha seguito la gara dall'inizio era impronosticabile: perché la Sestese ha sfoggiato un possesso buono e a tratti ottimo, ma di parate difficili Dazzi non ne ha dovute fare; forte di un'identità tecnica e tattica ben definita (preziosissima la coppia di mediani Matrizi-Liu, polmoni per il trio di trequartisti Ercolini-Cacciaguerra-Gabbriellini), concretamente il Seravezza ha rischiato soltanto nel recupero, quando prima della rete s'era visto salvare da Mazzoncini e dal suo colpo di testa a togliere di porta la girata di Baldi. Si capisce come mai lo 0-0 regga quasi fino alla fine, anche se già al 3' la Sestese sfiora il vantaggio: Dazzi (grandi doti tecniche, gran fisico, grande capacità di piazzamento, gran personalità: in due parole, gran portiere) è costretto ad allungarsi per togliere da sotto il secondo incrocio il tiro-cross d'Athuman. Ma quando gioca in verticale il Seravezza è pericolosissimo: Niccolini intuisce che l'azione ha ancora qualcosa da raccontare e concede il vantaggio sulla spinta subita da Matrizi in mediana; servendosi di Cacciaguerra come tramite, il pallone giunge a Ercolini che da destra rientra sul mancino e cerca il primo palo trovando Fantini in presa (8'). Anche la Sestese mostra di prediligere le verticalizzazioni: all'11' se ne rende protagonista Graziano che dalla trequarti premia il taglio di Matrone, in ritardo d'un secondo sull'aggancio e anticipato da Dazzi, gran portiere. La miglior occasione del primo tempo la Sestese la produce dopo cento secondi sulla grande apertura di Geri il cui esterno mancino consente a Matrone d'avanzare a destra: da lì il pallone arriva in area a Verzicco che, vinto il contrasto con Bacci, dai dieci metri calcia verso la porta, troppo bassa di mezzo metro. Esaurite le prime fiammate, per una ventina di minuti accade poco: lo schermo con cui Lampitelli protegge la linea a quattro rallenta lo sviluppo della manovra avversaria, e quando la Sestese riesce ad affacciarsi al limite dell'area rimbalza costantemente su Colombini e Bacci, sempre vincitori nei duelli individuali. Dalla panchina Bertini prova a intervenire incrociando un paio di volte le posizioni di Verzicco e Patrignani, ma la Sestese non sfonda: non sfonda neppure quando Geri pesca Matrone a centro area (diagonale sopraffina di Sanchez in anticipo) e quando in pressione alta Athuman sgraffigna il pallone a Gabbriellini, strappa fino al fondo e invita Patrignani a una girata col destro, insipida. Avvicinandosi all'intervallo comunque la Sestese aumenta la pressione sul Seravezza; non migliora però l'incisività sottoporta né sulla punizione di Graziano sporcata in mischia né sulla grande apertura di Sorge che invita Patrignani a spingere a sinistra: sul suo servizio Verzicco è bravo a metà, pregevole nel girarsi e portarsi il pallone sul destro ma troppo lento nella conclusione che Matrizi smorza facilitando la parata. La ripresa porta con sé le medesime considerazioni: Dazzi non deve fare troppi sforzi per salvarsi sul destro volante di Verzicco (gran cross di Sorge, tiro debole) e sull'imbucata di Patrignani per Graziano che, invitato a entrare in area alle spalle della difesa, sul controllo s'allunga il pallone e sul rimpallo lo spedisce fuori. Per motivi diversi entrambi i tecnici s'accorgono d'aver bisogno di cambiare qualcosa davanti: Lampitelli, che cerca maggior profondità, inserisce Franzetti e Coletta per Ercolini e Catelli dirottando a sinistra Gabbriellini, sostituito a metà ripresa per far posto a Micheli; Bertini chiama fuori Graziano, colpito duro, e Verzicco per Danesi e Scarpelli e così sposta Matrone in posizione di centravanti. Ma in mezzo alle rotazioni è il Seravezza a sfiorare il vantaggio: rimasto a presidiare la propria metà campo mentre Mernacaj e Chelli traslocano nell'area avversaria su una punizione destinata a restare senza esito, di testa Zei buca l'intervento a coprire un lungo rilancio e sul pallone vede avventarsi famelico Cacciaguerra che sprinta a sinistra e da dieci metri incrocia il mancino rasoterra sul secondo palo protetto da Fantini in allungo (63'). Seppur salvata dal proprio portiere la Sestese s'è impaurita e per un po' fatica a trovare la serenità necessaria per costruire azioni da rete; il Seravezza la aspetta e per tornare a farsi pericoloso attende il 90' e la giocata di Coletta che, recuperato col fisico il pallone a Baldi, dialoga con Franzetti e col pallone di ritorno chiama Fantini a un'altra respinta non banale. Quando Niccolini annuncia l'ammontare del recupero il popolo rossoblù trema temendo la beffa, ma ciò che succede da lì in poi in realtà finisce nell'archivio delle partite memorabili. Sono addirittura due le occasioni da rete costruite sui palloni inattivi: protagonista è sempre Chelli, prima di sponda sull'angolo di Scarpelli (Mazzoncini s'immola sulla girata di Baldi che aveva superato Dazzi) e poi da centravanti sulla punizione di Danesi per la rete del successo. Chi ha la pazienza d'attendere la risposta alle proprie domande la trova sempre, anche a quelle all'apparenza irrisolvibili come «chi segna per la Sestese quando non c'è Mazzeo?». Chelli, segna Chelli. Calciatoripiù : per vie centrali la Sestese non passa mai, perché davanti a una linea compatta guidata da Bacci con grande personalità Lampitelli schiera Matrizi e Liu , mai in affanno nonostante l'inferiorità numerica nel confronto con i tre centrocampisti avversari. Per passare la Sestese ha bisogno del mancino di Danesi (ingresso devastante) e della testa di Chelli , che fin lì insieme a Mernacaj aveva ricordato che cosa s'intenda quando si parla di coppia difensiva insuperabile.

Tanti mugugnavano già. Quando Mazzoncini stende Baldi sulla trequarti qualche ticchettio prima che s'esauriscano gli otto minuti di recupero, tanti mugugnavano già sentenziando: senza Mazzeo la Sestese non segna. E non erano mugugni ingiustificati: d'occasioni la Sestese non ne aveva costruite granché nonostante un ottimo palleggio cui il Seravezza, sceso a Firenze da capolista a sorpresa, risponde con un'intensità commovente e una fase difensiva strepitosa (se l'obiettivo è davvero la salvezza, è obiettivo facile). Tanti mugugnavano già sulla punizione mancina di Danesi a girare pericolosissimamente verso il centro dell'area; ma nessuno più mugugna quando, quasi piegandosi per deviarlo e girarlo di testa verso la porta, Chelli trasforma nel successo uno dei pochi palloni fatti filtrare dalla retroguardia avversaria. A questo punto (ma quella di Nocciolini è una decisione corretta: il recupero dev'essere tendenzialmente effettivo, e prima della punizione un po' di tempo s'era perso) gli otto minuti aggiuntivi sono ormai finiti, e la gara è entrata ufficialmente nel 99'; e si giocherà fino al 100', alla fine del quale la Sestese aggancia il Seravezza in seconda posizione, in compagnia di Tau e Affrico alle spalle d'un Cecina sempre più protagonista. Visto retrospettivamente l'epilogo è più scontato d'un omicidio a Cabot Cove: la rete del capitano, indiscutibilmente il migliore dei ventidue, alla fine d'un recupero infinito è un meccanismo vietato agli sceneggiatori, troppo facile. Ma per chi ha seguito la gara dall'inizio era impronosticabile: perché la Sestese ha sfoggiato un possesso buono e a tratti ottimo, ma di parate difficili Dazzi non ne ha dovute fare; forte di un'identità tecnica e tattica ben definita (preziosissima la coppia di mediani Matrizi-Liu, polmoni per il trio di trequartisti Ercolini-Cacciaguerra-Gabbriellini), concretamente il Seravezza ha rischiato soltanto nel recupero, quando prima della rete s'era visto salvare da Mazzoncini e dal suo colpo di testa a togliere di porta la girata di Baldi. Si capisce come mai lo 0-0 regga quasi fino alla fine, anche se già al 3' la Sestese sfiora il vantaggio: Dazzi (grandi doti tecniche, gran fisico, grande capacità di piazzamento, gran personalità: in due parole, gran portiere) è costretto ad allungarsi per togliere da sotto il secondo incrocio il tiro-cross d'Athuman. Ma quando gioca in verticale il Seravezza è pericolosissimo: Niccolini intuisce che l'azione ha ancora qualcosa da raccontare e concede il vantaggio sulla spinta subita da Matrizi in mediana; servendosi di Cacciaguerra come tramite, il pallone giunge a Ercolini che da destra rientra sul mancino e cerca il primo palo trovando Fantini in presa (8'). Anche la Sestese mostra di prediligere le verticalizzazioni: all'11' se ne rende protagonista Graziano che dalla trequarti premia il taglio di Matrone, in ritardo d'un secondo sull'aggancio e anticipato da Dazzi, gran portiere. La miglior occasione del primo tempo la Sestese la produce dopo cento secondi sulla grande apertura di Geri il cui esterno mancino consente a Matrone d'avanzare a destra: da lì il pallone arriva in area a Verzicco che, vinto il contrasto con Bacci, dai dieci metri calcia verso la porta, troppo bassa di mezzo metro. Esaurite le prime fiammate, per una ventina di minuti accade poco: lo schermo con cui Lampitelli protegge la linea a quattro rallenta lo sviluppo della manovra avversaria, e quando la Sestese riesce ad affacciarsi al limite dell'area rimbalza costantemente su Colombini e Bacci, sempre vincitori nei duelli individuali. Dalla panchina Bertini prova a intervenire incrociando un paio di volte le posizioni di Verzicco e Patrignani, ma la Sestese non sfonda: non sfonda neppure quando Geri pesca Matrone a centro area (diagonale sopraffina di Sanchez in anticipo) e quando in pressione alta Athuman sgraffigna il pallone a Gabbriellini, strappa fino al fondo e invita Patrignani a una girata col destro, insipida. Avvicinandosi all'intervallo comunque la Sestese aumenta la pressione sul Seravezza; non migliora però l'incisività sottoporta né sulla punizione di Graziano sporcata in mischia né sulla grande apertura di Sorge che invita Patrignani a spingere a sinistra: sul suo servizio Verzicco è bravo a metà, pregevole nel girarsi e portarsi il pallone sul destro ma troppo lento nella conclusione che Matrizi smorza facilitando la parata. La ripresa porta con sé le medesime considerazioni: Dazzi non deve fare troppi sforzi per salvarsi sul destro volante di Verzicco (gran cross di Sorge, tiro debole) e sull'imbucata di Patrignani per Graziano che, invitato a entrare in area alle spalle della difesa, sul controllo s'allunga il pallone e sul rimpallo lo spedisce fuori. Per motivi diversi entrambi i tecnici s'accorgono d'aver bisogno di cambiare qualcosa davanti: Lampitelli, che cerca maggior profondità, inserisce Franzetti e Coletta per Ercolini e Catelli dirottando a sinistra Gabbriellini, sostituito a metà ripresa per far posto a Micheli; Bertini chiama fuori Graziano, colpito duro, e Verzicco per Danesi e Scarpelli e così sposta Matrone in posizione di centravanti. Ma in mezzo alle rotazioni è il Seravezza a sfiorare il vantaggio: rimasto a presidiare la propria metà campo mentre Mernacaj e Chelli traslocano nell'area avversaria su una punizione destinata a restare senza esito, di testa Zei buca l'intervento a coprire un lungo rilancio e sul pallone vede avventarsi famelico Cacciaguerra che sprinta a sinistra e da dieci metri incrocia il mancino rasoterra sul secondo palo protetto da Fantini in allungo (63'). Seppur salvata dal proprio portiere la Sestese s'è impaurita e per un po' fatica a trovare la serenità necessaria per costruire azioni da rete; il Seravezza la aspetta e per tornare a farsi pericoloso attende il 90' e la giocata di Coletta che, recuperato col fisico il pallone a Baldi, dialoga con Franzetti e col pallone di ritorno chiama Fantini a un'altra respinta non banale. Quando Niccolini annuncia l'ammontare del recupero il popolo rossoblù trema temendo la beffa, ma ciò che succede da lì in poi in realtà finisce nell'archivio delle partite memorabili. Sono addirittura due le occasioni da rete costruite sui palloni inattivi: protagonista è sempre Chelli, prima di sponda sull'angolo di Scarpelli (Mazzoncini s'immola sulla girata di Baldi che aveva superato Dazzi) e poi da centravanti sulla punizione di Danesi per la rete del successo. Chi ha la pazienza d'attendere la risposta alle proprie domande la trova sempre, anche a quelle all'apparenza irrisolvibili come «chi segna per la Sestese quando non c'è Mazzeo?». Chelli, segna Chelli. Calciatoripiù : per vie centrali la Sestese non passa mai, perché davanti a una linea compatta guidata da Bacci con grande personalità Lampitelli schiera Matrizi e Liu , mai in affanno nonostante l'inferiorità numerica nel confronto con i tre centrocampisti avversari. Per passare la Sestese ha bisogno del mancino di Danesi (ingresso devastante) e della testa di Chelli , che fin lì insieme a Mernacaj aveva ricordato che cosa s'intenda quando si parla di coppia difensiva insuperabile.