• Allievi RegionaliElite
  • 22/10/2023 10.45.00
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  • LASTRIGIANA
  • 1 - 3 22/10/2023 10.45.00
  • AFFRICO
    Grottelli
    Sborgi
    Ciari
    Campaioli

Commento


LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini, Pagliuca, Paolucci, Finelli, Recordi, Massaro, Grottelli, Canale, Martini. A disp.: Wang, Masi, Aldighieri, Calderone, Massenzio, Falorsi, Piombanti, Mancioppi, Mari M.. All.: Zecchi Leonardo
AFFRICO: Fei (30), Giannoni, Casati, Guidorizzi, Shehade, Bianchini, Bertelli, Sborgi, Ciari, Donigaglia, Campaioli. A disp.: Biagioli, Bartalini, Bartoletti, Cillerai, Sicilia, Luzzi, Califano, Morelli. All.: Gori Filippo
RETI: Grottelli, Sborgi, Ciari, Campaioli
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini (71' Aldighieri), Pagliuca (46' Falorsi), Paolucci (68' Piombanti), Finelli, Recordi (50' M. Mari), Massaro, Grottelli, Canale (46' Mancioppi), Martini. A disp.: Wang, Masi, Calderone, Massenzio. All.: Leonardo Zecchi.
AFFRICO: Fei, Giannoni (69' Bartalini), Casati, Guidorizzi (79' Bartoletti), Shehade, Bianchini, Bertelli (54' Guercini), Sborgi (69' Cillerai), Ciari, Donigaglia (68' Sicilia), Campaioli (68' Luzzi). A disp.: Biagioli, Califano, Morelli. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Bulletti di Pistoia
RETI: 40' Sborgi, 45' Campaioli, 55' Ciari, 67' Grottelli.
NOTE: ammoniti Canale, Falorsi, Massaro, Cillerai e Aldighieri. Angoli: 8-4. Recupero: 3'+6'.

LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini (71' Aldighieri), Pagliuca (46' Falorsi), Paolucci (68' Piombanti), Finelli, Recordi (50' M. Mari), Massaro, Grottelli, Canale (46' Mancioppi), Martini. A disp.: Wang, Masi, Calderone, Massenzio. All.: Leonardo Zecchi.
AFFRICO: Fei, Giannoni (69' Bartalini), Casati, Guidorizzi (79' Bartoletti), Shehade, Bianchini, Bertelli (54' Guercini), Sborgi (69' Cillerai), Ciari, Donigaglia (68' Sicilia), Campaioli (68' Luzzi). A disp.: Biagioli, Califano, Morelli. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Bulletti di Pistoia
RETI: 40' Sborgi, 45' Campaioli, 55' Ciari, 67' Grottelli.
NOTE: ammoniti Canale, Falorsi, Massaro, Cillerai e Aldighieri. Angoli: 8-4. Recupero: 3'+6'.



In fin dei conti il calcio è uno sport semplice: servono un portiere che pari, un paio di difensori di livello, qualcuno che segni e qualcuno con delle idee. Si capisce perché l'Affrico vada così bene e, insieme a Tau Altopascio e Sestese, continui a tallonare la capolista Sporting Cecina: d'elementi così ne ha in abbondanza. La sfida contro la Lastrigiana che, sconfitta 1-3, è costretta a confrontarsi con una classifica bruttina (ora è terzultima: l'ha superata l'Oltrera che ha battuto lo Scandicci) lo ribadisce: poche squadre in Toscana possono schierare un portiere come Fei (la Lastrigiana lo impegna pochissimo; ma basta la presenza a intimorire), Shehade e Bianchini come coppia di centrali, Guidorizzi e Sborgi in mediana e un attacco che continua a segnare nonostante l'assenza di Morelli, rivisto in panchina. Davanti Gori cambia due interpreti su quattro, confermando Bertelli a destra e Donigaglia trequarti e cambiando Luzzi e Cillerai con Ciari e Campaioli. Mossa azzeccatissima: rete l'uno, rete l'altro e successo assicurato. A quel punto l'Affrico era già in vantaggio grazie a Sborgi; ma arrivarci non era stato scontato. Per quaranta minuti la Lastrigiana infatti regge; e regge perché, anche se la sua mediana finisce costantemente in apnea malgrado la superiorità numerica e Canale non tiene il passo di Guidorizzi che nelle intenzioni di Zecchi dovrebbe marcare a uomo (una volta Prandelli schierò allo stesso modo Montolivo, giovanissimo, su Pirlo: fu un trionfo; tra un mese, incubo, saranno passati diciott'anni: chi nacque quel giorno, e di quel periodo nulla ha vissuto, sta per diventare maggiorenne), regge la difesa. Reggono Paolucci e Finelli centralmente, anche se con Isolani si prendono qualche rischio eccessivo sulle ripartenze dal basso, e regge soprattutto Fenza, in assoluto il migliore dei suoi; l'Affrico dunque raggiunge abbastanza agevolmente la trequarti avversaria, ma per quasi tutto il primo tempo fatica a trovare la porta. Le occasioni comunque maturano subito: la prima la firma Bianchini che sull'angolo calciato da Guidorizzi a rientrare taglia sul primo palo e di testa cerca il secondo, mancato d'una spanna (10'). L'Affrico ci riprova al quarto d'ora con un'azione insistita di Casati (nel 3-5-2 delle prime giornate giocava esterno a tutta fascia, nel 4-2-3-1 fa il terzino: l'interpretazione resta ottima) che dopo l'opposizione di Fenza scarica al limite per Sborgi: sul suo cross teso sul secondo palo irrompe Bertelli che in scivolata spara altissimo un pallone semplice. Forse l'episodio intristisce l'Affrico, forse la Lastrigiana gli prende le misure: di fatto per i successivi diciotto minuti non si registrano occasioni da rete. Per la successiva annotazione bisogna attendere il 32' e il primo spunto della Lastrigiana, al tiro sulla punizione che da quaranta metri Massaro calcia col destro verso l'area: Guidorizzi allontana di testa, in rovesciata Martini conclude alto. Ma è poco più d'un episodio: l'Affrico riprende ad attaccare e tre minuti più tardi torna a costruire un'altra occasione da rete: a vuoto sul filtrante di Guidorizzi, Mancini concede il fondo a Bertelli sul cui cross rasoterra però né Ciari né Campaioli trovano la deviazione vincente. Bisogna dunque attendere qualche minuto perché la partita si sblocchi: la Lastrigiana costruisce malissimo dal basso (con una diagonale sontuosa Finelli aveva conquistato una punizione sull'azione tutta verticale Casati-Bertelli-Ciari) e consente a Donigaglia d'imprigionare Pagliuca nel pressing al limite dell'area; Isolani respinge corto il rasoterra immediato sul primo palo, Sborgi raccoglie al vertice sinistro dell'area di porta e col mancino schianta il pallone sotto l'incrocio più lontano. La Lastrigiana sbanda e mentre Bulletti sta per indicare il recupero (bugia: non lo indica, si va a occhio; ma è l'unica sbavatura in una direzione eccellente) subisce anche il raddoppio: c'entra di nuovo Sborgi, pivot al limite per Campaioli che ricevuto il pallone di ritorno finta il tiro col destro, si sposta il pallone sul mancino e lo spedisce sotto il primo incrocio. È lo 0-2 con cui l'Affrico va al riposo; e avrebbe potuto essere addirittura 0-3 se la chiusura congiunta Finelli-Isolani non avesse impedito a Ciardi di calciare a rete sull'ennesima verticalizzazione di Guidorizzi, giocata d'artista. Che Zecchi non sia soddisfatto lo si capisce dal modo in cui la Lastrigiana si presenta alla ripresa: negli spogliatoi restano Canale e Pagliuca, sostituiti da Mancioppi e Falorsi; e al 50' arriva anche il terzo cambio, Marcus Mari per Recordi. Ma l'inerzia dell'incontro non cambia, anche perché non passano neppure cinque minuti che il divario s'amplia ancora: Isolani respinge cortissimo e centralissimo il tiro di Donigaglia che aveva armato il mancino da lontano; in carriera Ciari ha segnato reti ben più difficili (la scorsa primavera salvò la Fortis Juventus trascinandosi per metà campo un difensore della Zenith, per dire) di quella che gli consente di portare l'Affrico sullo 0-3. Nei minuti successivi lo scarto rischia d'assumere un profilo ancora più accentuato: stavolta Isolani blocca in due tempi il mancino insidioso di Donigaglia (57') e Ciari alza la mira sulla verticalizzazione di Campaioli sporcata da Paolucci (60'). Poi improvvisamente la Lastrigiana trova l'1-3: sulla rimessa profonda di Fenza, Casati e Bianchini (unica disattenzione dell'incontro) si scordano di marcare Grottelli, il cui destro rasoterra s'infila accanto al palo più lontano. È la scossa di cui la Lastrigiana aveva bisogno: per una ventina di minuti il baricentro della gara si sposta nella trequarti dell'Affrico, improvvisamente sotto pressione. Ma la precisione di Grottelli non consente di riaprire la partita: palo esterno dopo una deviazione sull'imbeccata di Martini, tiro altissimo dal limite (poteva avanzare) dopo la grande verticalizzazione di Mancioppi che in mediana aveva sgraffignato il pallone a Sicilia, subentrato a Donigaglia. Ma la paura per l'Affrico, che nel finale si vede annullare la quarta rete (in fuorigioco Ciari aveva anticipato Isolani sul tiro sporco di Bartoletti), è limitatissima: per intimorire una squadra che a tutto questo talento abbina una solidità impressionante ci vuole tanto di più, in tutti i reparti. Calciatoripiù : nella ripresa la gara cambia perché Zecchi si gioca Falorsi e Mancioppi tra la mediana e la trequarti; fin lì soltanto Fenza (Lastrigiana), in assoluto il migliore dei suoi a lungo a destra e nel finale a sinistra, aveva mostrato di poter giocare alla pari con gli avversari. Ma è impensabile che basti contro una squadra che schiera Shehade in marcatura, Guidorizzi e Sborgi (rete e assist, capolavoro) in mediana e Donigaglia (respinto corto da Isolani, il suo mancino genera due reti) e Campaioli (Affrico), autore d'una rete stratosferica, in attacco.

In fin dei conti il calcio è uno sport semplice: servono un portiere che pari, un paio di difensori di livello, qualcuno che segni e qualcuno con delle idee. Si capisce perché l'Affrico vada così bene e, insieme a Tau Altopascio e Sestese, continui a tallonare la capolista Sporting Cecina: d'elementi così ne ha in abbondanza. La sfida contro la Lastrigiana che, sconfitta 1-3, è costretta a confrontarsi con una classifica bruttina (ora è terzultima: l'ha superata l'Oltrera che ha battuto lo Scandicci) lo ribadisce: poche squadre in Toscana possono schierare un portiere come Fei (la Lastrigiana lo impegna pochissimo; ma basta la presenza a intimorire), Shehade e Bianchini come coppia di centrali, Guidorizzi e Sborgi in mediana e un attacco che continua a segnare nonostante l'assenza di Morelli, rivisto in panchina. Davanti Gori cambia due interpreti su quattro, confermando Bertelli a destra e Donigaglia trequarti e cambiando Luzzi e Cillerai con Ciari e Campaioli. Mossa azzeccatissima: rete l'uno, rete l'altro e successo assicurato. A quel punto l'Affrico era già in vantaggio grazie a Sborgi; ma arrivarci non era stato scontato. Per quaranta minuti la Lastrigiana infatti regge; e regge perché, anche se la sua mediana finisce costantemente in apnea malgrado la superiorità numerica e Canale non tiene il passo di Guidorizzi che nelle intenzioni di Zecchi dovrebbe marcare a uomo (una volta Prandelli schierò allo stesso modo Montolivo, giovanissimo, su Pirlo: fu un trionfo; tra un mese, incubo, saranno passati diciott'anni: chi nacque quel giorno, e di quel periodo nulla ha vissuto, sta per diventare maggiorenne), regge la difesa. Reggono Paolucci e Finelli centralmente, anche se con Isolani si prendono qualche rischio eccessivo sulle ripartenze dal basso, e regge soprattutto Fenza, in assoluto il migliore dei suoi; l'Affrico dunque raggiunge abbastanza agevolmente la trequarti avversaria, ma per quasi tutto il primo tempo fatica a trovare la porta. Le occasioni comunque maturano subito: la prima la firma Bianchini che sull'angolo calciato da Guidorizzi a rientrare taglia sul primo palo e di testa cerca il secondo, mancato d'una spanna (10'). L'Affrico ci riprova al quarto d'ora con un'azione insistita di Casati (nel 3-5-2 delle prime giornate giocava esterno a tutta fascia, nel 4-2-3-1 fa il terzino: l'interpretazione resta ottima) che dopo l'opposizione di Fenza scarica al limite per Sborgi: sul suo cross teso sul secondo palo irrompe Bertelli che in scivolata spara altissimo un pallone semplice. Forse l'episodio intristisce l'Affrico, forse la Lastrigiana gli prende le misure: di fatto per i successivi diciotto minuti non si registrano occasioni da rete. Per la successiva annotazione bisogna attendere il 32' e il primo spunto della Lastrigiana, al tiro sulla punizione che da quaranta metri Massaro calcia col destro verso l'area: Guidorizzi allontana di testa, in rovesciata Martini conclude alto. Ma è poco più d'un episodio: l'Affrico riprende ad attaccare e tre minuti più tardi torna a costruire un'altra occasione da rete: a vuoto sul filtrante di Guidorizzi, Mancini concede il fondo a Bertelli sul cui cross rasoterra però né Ciari né Campaioli trovano la deviazione vincente. Bisogna dunque attendere qualche minuto perché la partita si sblocchi: la Lastrigiana costruisce malissimo dal basso (con una diagonale sontuosa Finelli aveva conquistato una punizione sull'azione tutta verticale Casati-Bertelli-Ciari) e consente a Donigaglia d'imprigionare Pagliuca nel pressing al limite dell'area; Isolani respinge corto il rasoterra immediato sul primo palo, Sborgi raccoglie al vertice sinistro dell'area di porta e col mancino schianta il pallone sotto l'incrocio più lontano. La Lastrigiana sbanda e mentre Bulletti sta per indicare il recupero (bugia: non lo indica, si va a occhio; ma è l'unica sbavatura in una direzione eccellente) subisce anche il raddoppio: c'entra di nuovo Sborgi, pivot al limite per Campaioli che ricevuto il pallone di ritorno finta il tiro col destro, si sposta il pallone sul mancino e lo spedisce sotto il primo incrocio. È lo 0-2 con cui l'Affrico va al riposo; e avrebbe potuto essere addirittura 0-3 se la chiusura congiunta Finelli-Isolani non avesse impedito a Ciardi di calciare a rete sull'ennesima verticalizzazione di Guidorizzi, giocata d'artista. Che Zecchi non sia soddisfatto lo si capisce dal modo in cui la Lastrigiana si presenta alla ripresa: negli spogliatoi restano Canale e Pagliuca, sostituiti da Mancioppi e Falorsi; e al 50' arriva anche il terzo cambio, Marcus Mari per Recordi. Ma l'inerzia dell'incontro non cambia, anche perché non passano neppure cinque minuti che il divario s'amplia ancora: Isolani respinge cortissimo e centralissimo il tiro di Donigaglia che aveva armato il mancino da lontano; in carriera Ciari ha segnato reti ben più difficili (la scorsa primavera salvò la Fortis Juventus trascinandosi per metà campo un difensore della Zenith, per dire) di quella che gli consente di portare l'Affrico sullo 0-3. Nei minuti successivi lo scarto rischia d'assumere un profilo ancora più accentuato: stavolta Isolani blocca in due tempi il mancino insidioso di Donigaglia (57') e Ciari alza la mira sulla verticalizzazione di Campaioli sporcata da Paolucci (60'). Poi improvvisamente la Lastrigiana trova l'1-3: sulla rimessa profonda di Fenza, Casati e Bianchini (unica disattenzione dell'incontro) si scordano di marcare Grottelli, il cui destro rasoterra s'infila accanto al palo più lontano. È la scossa di cui la Lastrigiana aveva bisogno: per una ventina di minuti il baricentro della gara si sposta nella trequarti dell'Affrico, improvvisamente sotto pressione. Ma la precisione di Grottelli non consente di riaprire la partita: palo esterno dopo una deviazione sull'imbeccata di Martini, tiro altissimo dal limite (poteva avanzare) dopo la grande verticalizzazione di Mancioppi che in mediana aveva sgraffignato il pallone a Sicilia, subentrato a Donigaglia. Ma la paura per l'Affrico, che nel finale si vede annullare la quarta rete (in fuorigioco Ciari aveva anticipato Isolani sul tiro sporco di Bartoletti), è limitatissima: per intimorire una squadra che a tutto questo talento abbina una solidità impressionante ci vuole tanto di più, in tutti i reparti. Calciatoripiù : nella ripresa la gara cambia perché Zecchi si gioca Falorsi e Mancioppi tra la mediana e la trequarti; fin lì soltanto Fenza (Lastrigiana), in assoluto il migliore dei suoi a lungo a destra e nel finale a sinistra, aveva mostrato di poter giocare alla pari con gli avversari. Ma è impensabile che basti contro una squadra che schiera Shehade in marcatura, Guidorizzi e Sborgi (rete e assist, capolavoro) in mediana e Donigaglia (respinto corto da Isolani, il suo mancino genera due reti) e Campaioli (Affrico), autore d'una rete stratosferica, in attacco.