• Giovanissimi RegionaliElite
  • 26/11/2023 11.00.00
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  • SCANDICCI
  • 1 - 3 26/11/2023 11.00.00
  • TAU CALCIO
    Morandi
    Tancredi
    Kercuku
    Giagnoni

Commento


SCANDICCI: Izzo, De La Cruz Valentin, Ciulli, Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj, Prelashaj, Lodovisi, Baggiani, Pacini. A disp.: , Contieri, Di Maggio, Andrei, Falli, Focardi, Kacaj, Fabrizi, Palmini. All.: Fanfani Filippo
TAU CALCIO: Michielon, Romanelli, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, Bonelli, Giagnoni, Giovannelli, MAtteucci, Kercuku. A disp.: Bella, Lamperi, Gallina, Romani, Capocchi, Moschini, Guidi, Piazza, Virdo. All.: Vannini Marco
RETI: Morandi, Tancredi, Kercuku, Giagnoni
SCANDICCI: Izzo, De La Cruz (59' Andrei), Ciulli (70' Falli), Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj (54' Focardi), Prelashaj (59' Kacaj), Lodovisi (68' Fabrizi), Baggiani (47' Samuel Palmini), Pacini (62' Morandi). A disp.: Contieri, Di Maggio. All.: Filippo Fanfani.
TAU ALTOPASCIO: Michielon, Romanelli (62' Gallina), Serafini, Bracaloni, Tancredi (67' Romani), Giovannini, Bonelli (57' Capocchi), Giagnoni (47' Moschini), Giovannelli (67' Guidi), Matteucci (67' Piazza), Kercuku (62' Virdò). A disp.: Bella, Lamperi. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Pellicciari di Valdarno
RETI: 23' Kercuku, 39' Giagnoni, 58' Tancredi, 71' Morandi.
NOTE: ammonito Morosino. Angoli: 6-4. Recupero: 0'+4'.

SCANDICCI: Izzo, De La Cruz (59' Andrei), Ciulli (70' Falli), Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj (54' Focardi), Prelashaj (59' Kacaj), Lodovisi (68' Fabrizi), Baggiani (47' Samuel Palmini), Pacini (62' Morandi). A disp.: Contieri, Di Maggio. All.: Filippo Fanfani.
TAU ALTOPASCIO: Michielon, Romanelli (62' Gallina), Serafini, Bracaloni, Tancredi (67' Romani), Giovannini, Bonelli (57' Capocchi), Giagnoni (47' Moschini), Giovannelli (67' Guidi), Matteucci (67' Piazza), Kercuku (62' Virdò). A disp.: Bella, Lamperi. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Pellicciari di Valdarno
RETI: 23' Kercuku, 39' Giagnoni, 58' Tancredi, 71' Morandi.
NOTE: ammonito Morosino. Angoli: 6-4. Recupero: 0'+4'.



Se da un biennio non fosse la normalità dovrebbe incorniciare la trasferta al Bartolozzi e piazzarla sullo scaffale delle domeniche perfette: battendo 1-3 lo Scandicci il Tau approfitta della sbandata dello Sporting Cecina e per la prima volta in stagione riesce a occupare la prima posizione solitaria. Ma da un biennio è la normalità, e allora per allungare l'elenco delle domeniche perfette c'è da attendere ancora: quantomeno un turno, visto che tra cinque giorni i rivali salgono ad Altopascio per uno degli ultimi scontri diretti del girone d'andata. Uno degli ultimi, ma l'ultimo no: in origine prevista per il fine settimana dell'alluvione, la sfida al sorprendentissimo Fucecchio caratterizzerà un dicembre altrimenti segnato da sfide alla portata. Ma non è ancora il momento dei calcoli, né mai può esserlo quando per storia e qualità si ricopre di diritto il ruolo della favorita; e di calcoli il Tau non ne fa neppure sul campo dello Scandicci, che ne contiene l'intensità per un terzo di gara ma cede quando il ritmo aumenta: per quanto meritata, la rete arriva soltanto quando Pellicciari (direzione eccellente a dispetto d'uno stile di corsa improbabile che lo costringe a restare lontanissimo dall'azione; ma sbaglia soltanto un fischio, un fallo a centrocampo dove peraltro era in controllo, e dunque ha ragione lui) ha già comunicato l'ammontare del recupero, e il successo del Tau è ormai in ghiacciaia ove comunque sta più caldo che in tribuna; non basta un solicino di tralice per evitare il congelamento anticipato. Nel primo quarto d'ora non ci si scalda neppure a seguire la partita: il rombo architettato da Fanfani, con Baggiani dietro la coppia Lodovisi-Pacini e Prelashaj a proteggere la difesa, Cullhaj e Salvadori ai suoi fianchi, impedisce al Tau di trovare lo spazio utile per la giocata in verticale. Dalla mediana allora Bracaloni prova a premiare le sovrapposizioni di Romanelli e Serafini, ma con poca fortuna. Occorre dunque attendere il 15' per il primo mezzo brivido dovuto a qualcosa di diverso dalla temperatura: Tancredi, gran centrale, accompagna l'azione fino alla trequarti avversaria e scarica a sinistra per Serafini il cui cross Giovannelli spizza sul secondo palo, protetto dalla diagonale di Ciulli a impedire il taglio di Bonelli. È comunque il segno che la partita s'è accesa, e alla seconda occasione non si fatica a intuire da che parte si sbloccherà: rimpallando il tiro di Bracaloni (se col braccio comunque dentro la figura) Sani serve involontariamente Bonelli che dal limite stringe il mancino sul primo palo lasciando un altro po' il vantaggio nel mondo delle ipotesi (18'). Un altro po' vuol dire cinque minuti: cinque ne sono trascorsi infatti quando Serafini verticalizza a sinistra per Giovannelli il cui scarico centrale innesca il destro di Bonelli da venti metri; sembra facile la lettura d'Izzo che però anziché bloccare respinge corto il pallone, scaraventato da Kercuku sotto la traversa. Costretto a rimediare lo svantaggio, improvvisamente lo Scandicci s'accende e nei sei minuti che seguono costruisce le azioni migliori per riportarsi in equilibrio: la più clamorosa è la prima, nata dalla verticalizzazione di Cullhaj che, lo sguardo rivolto alla Greve, col mancino libera Salvadori davanti a Michielon, decisivo nell'opposizione in uscita (26'). Lo Scandicci ci riprova al 29' col traversone di De La Cruz pescato a destra dall'apertura di Prelashaj: a centro area Lodovisi stacca bene ma riesce soltanto a sfiorare il pallone sulla cui traiettoria non ha modo d'incidere. Oltre che in vantaggio, è dunque il Tau a chiudere il primo tempo all'attacco: da destra Bonelli appoggia a Kercuku che da fuori cerca la porta col destro; il rimpallo su Sani (se col braccio comunque dentro la figura) libera al limite Giovannelli che affonda due passi in area e strozza a lato il mancino del possibile raddoppio. Ma è giusto un modo per prolungare l'illusione dello Scandicci che resta in partita giusto per il quarto d'ora in cui si sta negli spogliatoi: al rientro infatti Giagnoni scende sulla destra e della trequarti cerca il servizio a centro area; gli esce però una traiettoria troppo ampia che trasforma il traversone a uscire in un tiro sotto il secondo incrocio, ove Izzo niente s'aspettava. Chissà come sarebbe stata la ripresa senza quest'episodio; chissà come sarebbe stata, perché nei venti minuti successivi lo Scandicci s'alza, costringe il Tau ad arretrare e crea almeno quattro occasioni da rete. La prima la costruisce De La Cruz che, recuperato il pallone a Giovannelli sulla trequarti offensiva, manda in porta Salvadori chiuso dalla diagonale di Tancredi, gran centrale, mentre stava per calciare da cinque metri scarsi. Allontanato dalla difesa del Tau, l'angolo successivo genera una punizione intorno ai venti metri (fallo di Bracaloni su Cullhaj): Fanfani l'affida al mancino di Ciulli che sul secondo palo pesca Morosino, solo ma in controtempo nell'elevazione. Lo Scandicci resta comunque in attacco anche sul calcio di rinvio e, recuperato il pallone, torna rapidamente in area grazie al traversone di Baggiani che, tecnicissimo, in partite di questo calibro patisce molto il fisico esile: Michielon prova ad allontanare di pugno in tuffo, Lodovisi non s'accorge che il pallone ballonzola dalle sue parti e dal dischetto manca la deviazione vincente. Il filotto si chiude con un'altra punizione di Ciulli che stavolta cerca direttamente la porta con un mancino prodigioso sopra la barriera: altrettanto prodigiosa è la parata di Michielon che toglie il pallone dall'incrocio (44'). Qui finisce la pressione dello Scandicci, addomesticata anche dalla successione dei cambi (tutti e quattordici nella ripresa, tempo effettivo bassissimo) grazie ai quali il Tau torna a respirare. E i respiri si fanno ancora più profondi sull'angolo che Bracaloni calcia da destra a uscire: il terzo tempo di Tancredi, gran centrale, è la scelta perfetta per accompagnare il pallone in porta (58'). Ormai sconfitto, lo Scandicci è comunque consapevole di meritare almeno una rete e nel quarto d'ora che resta riprende ad attaccare: per quanto s'è sbattuto avrebbe meritato destino migliore il destro di Lodovisi che, temporaneamente fuori Giovannini dopo un contrasto rude, scansa Gallina appena entrato (fuori Romanelli) e sull'uscita di Michielon coglie il palo (64'). Quando gioca in verticale però il Tau è impressionante: rilevato Matteucci da cento secondi, Piazza verticalizza per Capocchi (fuori Bonelli) che col destro in corsa cerca l'incrocio trovando il tuffo d'Izzo e il rinvio d'Andrei ad allontanare un pallone diretto pericolosamente verso lo specchio. Il risultato cambia dunque soltanto nel recupero, quando Guidi (fuori Giovannelli) legge male il lungo rinvio d'Izzo e consente a Morandi, centrattacco al posto di Lodovisi, d'involarsi verso Michielon e batterlo con un diagonale rasoterra. È l'1-3 dopo cui niente più succede: forte d'una difesa sopraffina (gran portiere Michielon, gran centrale Tancredi, gran terzino Serafini) e d'un attacco cinico a sufficienza, il Tau si riprende il primato solitario e si prepara allo scontro diretto di domenica col migliore spirito possibile, quasi che esser lassù da solo fosse la normalità. Calciatoripiù : attento in difesa dov'è indiscutibilmente il migliore (Ciulli però si difende con una gran punizione) e prezioso ad accompagnare l'azione offensiva De La Cruz prova ripetutamente ad accendere gli attaccanti. E non gli va male, non è là che nasce la sconfitta: palo per Lodovisi , rete per Morandi (Scandicci) che gioca giusto una decina di minuti. E non è poco, visto che davanti c'è una difesa formidabile retta dalla coppia centrale Tancredi-Giovannini (ottimo anche Serafini a sinistra) e da un portiere di pregio come Michielon : l'uscita su Salvadori e la parata sulla punizione di Ciulli hanno sull'1-3 un impatto almeno pari alla rete di Kercuku (Tau Altopascio).

Se da un biennio non fosse la normalità dovrebbe incorniciare la trasferta al Bartolozzi e piazzarla sullo scaffale delle domeniche perfette: battendo 1-3 lo Scandicci il Tau approfitta della sbandata dello Sporting Cecina e per la prima volta in stagione riesce a occupare la prima posizione solitaria. Ma da un biennio è la normalità, e allora per allungare l'elenco delle domeniche perfette c'è da attendere ancora: quantomeno un turno, visto che tra cinque giorni i rivali salgono ad Altopascio per uno degli ultimi scontri diretti del girone d'andata. Uno degli ultimi, ma l'ultimo no: in origine prevista per il fine settimana dell'alluvione, la sfida al sorprendentissimo Fucecchio caratterizzerà un dicembre altrimenti segnato da sfide alla portata. Ma non è ancora il momento dei calcoli, né mai può esserlo quando per storia e qualità si ricopre di diritto il ruolo della favorita; e di calcoli il Tau non ne fa neppure sul campo dello Scandicci, che ne contiene l'intensità per un terzo di gara ma cede quando il ritmo aumenta: per quanto meritata, la rete arriva soltanto quando Pellicciari (direzione eccellente a dispetto d'uno stile di corsa improbabile che lo costringe a restare lontanissimo dall'azione; ma sbaglia soltanto un fischio, un fallo a centrocampo dove peraltro era in controllo, e dunque ha ragione lui) ha già comunicato l'ammontare del recupero, e il successo del Tau è ormai in ghiacciaia ove comunque sta più caldo che in tribuna; non basta un solicino di tralice per evitare il congelamento anticipato. Nel primo quarto d'ora non ci si scalda neppure a seguire la partita: il rombo architettato da Fanfani, con Baggiani dietro la coppia Lodovisi-Pacini e Prelashaj a proteggere la difesa, Cullhaj e Salvadori ai suoi fianchi, impedisce al Tau di trovare lo spazio utile per la giocata in verticale. Dalla mediana allora Bracaloni prova a premiare le sovrapposizioni di Romanelli e Serafini, ma con poca fortuna. Occorre dunque attendere il 15' per il primo mezzo brivido dovuto a qualcosa di diverso dalla temperatura: Tancredi, gran centrale, accompagna l'azione fino alla trequarti avversaria e scarica a sinistra per Serafini il cui cross Giovannelli spizza sul secondo palo, protetto dalla diagonale di Ciulli a impedire il taglio di Bonelli. È comunque il segno che la partita s'è accesa, e alla seconda occasione non si fatica a intuire da che parte si sbloccherà: rimpallando il tiro di Bracaloni (se col braccio comunque dentro la figura) Sani serve involontariamente Bonelli che dal limite stringe il mancino sul primo palo lasciando un altro po' il vantaggio nel mondo delle ipotesi (18'). Un altro po' vuol dire cinque minuti: cinque ne sono trascorsi infatti quando Serafini verticalizza a sinistra per Giovannelli il cui scarico centrale innesca il destro di Bonelli da venti metri; sembra facile la lettura d'Izzo che però anziché bloccare respinge corto il pallone, scaraventato da Kercuku sotto la traversa. Costretto a rimediare lo svantaggio, improvvisamente lo Scandicci s'accende e nei sei minuti che seguono costruisce le azioni migliori per riportarsi in equilibrio: la più clamorosa è la prima, nata dalla verticalizzazione di Cullhaj che, lo sguardo rivolto alla Greve, col mancino libera Salvadori davanti a Michielon, decisivo nell'opposizione in uscita (26'). Lo Scandicci ci riprova al 29' col traversone di De La Cruz pescato a destra dall'apertura di Prelashaj: a centro area Lodovisi stacca bene ma riesce soltanto a sfiorare il pallone sulla cui traiettoria non ha modo d'incidere. Oltre che in vantaggio, è dunque il Tau a chiudere il primo tempo all'attacco: da destra Bonelli appoggia a Kercuku che da fuori cerca la porta col destro; il rimpallo su Sani (se col braccio comunque dentro la figura) libera al limite Giovannelli che affonda due passi in area e strozza a lato il mancino del possibile raddoppio. Ma è giusto un modo per prolungare l'illusione dello Scandicci che resta in partita giusto per il quarto d'ora in cui si sta negli spogliatoi: al rientro infatti Giagnoni scende sulla destra e della trequarti cerca il servizio a centro area; gli esce però una traiettoria troppo ampia che trasforma il traversone a uscire in un tiro sotto il secondo incrocio, ove Izzo niente s'aspettava. Chissà come sarebbe stata la ripresa senza quest'episodio; chissà come sarebbe stata, perché nei venti minuti successivi lo Scandicci s'alza, costringe il Tau ad arretrare e crea almeno quattro occasioni da rete. La prima la costruisce De La Cruz che, recuperato il pallone a Giovannelli sulla trequarti offensiva, manda in porta Salvadori chiuso dalla diagonale di Tancredi, gran centrale, mentre stava per calciare da cinque metri scarsi. Allontanato dalla difesa del Tau, l'angolo successivo genera una punizione intorno ai venti metri (fallo di Bracaloni su Cullhaj): Fanfani l'affida al mancino di Ciulli che sul secondo palo pesca Morosino, solo ma in controtempo nell'elevazione. Lo Scandicci resta comunque in attacco anche sul calcio di rinvio e, recuperato il pallone, torna rapidamente in area grazie al traversone di Baggiani che, tecnicissimo, in partite di questo calibro patisce molto il fisico esile: Michielon prova ad allontanare di pugno in tuffo, Lodovisi non s'accorge che il pallone ballonzola dalle sue parti e dal dischetto manca la deviazione vincente. Il filotto si chiude con un'altra punizione di Ciulli che stavolta cerca direttamente la porta con un mancino prodigioso sopra la barriera: altrettanto prodigiosa è la parata di Michielon che toglie il pallone dall'incrocio (44'). Qui finisce la pressione dello Scandicci, addomesticata anche dalla successione dei cambi (tutti e quattordici nella ripresa, tempo effettivo bassissimo) grazie ai quali il Tau torna a respirare. E i respiri si fanno ancora più profondi sull'angolo che Bracaloni calcia da destra a uscire: il terzo tempo di Tancredi, gran centrale, è la scelta perfetta per accompagnare il pallone in porta (58'). Ormai sconfitto, lo Scandicci è comunque consapevole di meritare almeno una rete e nel quarto d'ora che resta riprende ad attaccare: per quanto s'è sbattuto avrebbe meritato destino migliore il destro di Lodovisi che, temporaneamente fuori Giovannini dopo un contrasto rude, scansa Gallina appena entrato (fuori Romanelli) e sull'uscita di Michielon coglie il palo (64'). Quando gioca in verticale però il Tau è impressionante: rilevato Matteucci da cento secondi, Piazza verticalizza per Capocchi (fuori Bonelli) che col destro in corsa cerca l'incrocio trovando il tuffo d'Izzo e il rinvio d'Andrei ad allontanare un pallone diretto pericolosamente verso lo specchio. Il risultato cambia dunque soltanto nel recupero, quando Guidi (fuori Giovannelli) legge male il lungo rinvio d'Izzo e consente a Morandi, centrattacco al posto di Lodovisi, d'involarsi verso Michielon e batterlo con un diagonale rasoterra. È l'1-3 dopo cui niente più succede: forte d'una difesa sopraffina (gran portiere Michielon, gran centrale Tancredi, gran terzino Serafini) e d'un attacco cinico a sufficienza, il Tau si riprende il primato solitario e si prepara allo scontro diretto di domenica col migliore spirito possibile, quasi che esser lassù da solo fosse la normalità. Calciatoripiù : attento in difesa dov'è indiscutibilmente il migliore (Ciulli però si difende con una gran punizione) e prezioso ad accompagnare l'azione offensiva De La Cruz prova ripetutamente ad accendere gli attaccanti. E non gli va male, non è là che nasce la sconfitta: palo per Lodovisi , rete per Morandi (Scandicci) che gioca giusto una decina di minuti. E non è poco, visto che davanti c'è una difesa formidabile retta dalla coppia centrale Tancredi-Giovannini (ottimo anche Serafini a sinistra) e da un portiere di pregio come Michielon : l'uscita su Salvadori e la parata sulla punizione di Ciulli hanno sull'1-3 un impatto almeno pari alla rete di Kercuku (Tau Altopascio).