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  • FLORIAGAFIR BELLARIVA
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  • AUDACE LEGNAIA
    Biscioni Pecci

Commento


RETI: Biscioni Pecci
FLORIAGAFIR BELLARIVA: Merendi Francesco, Chiavacci, Navarria, Pratesi, Baglini, Biagini, Vegni (84' Macrì), Scalella (75' Tipaldi), Amato (77' Merendi Emanuele), Biscioni (87' Forlucci), Ricciardi (58' Gallo). A disp.: Ormi, Buiani, Lucchesi, Ermini. All.: Francesco Fiorindi.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Torniai, Spinella, Cosi, Michelagnoli, Fedeli, Sangiorgi (71' Macrì), Corbucci, Tofani (72' Paoletti N.), Gasparini, Paoletti D.. A disp.: Anselmi, Lelli, Maggiorelli, Renzi, Francini. All.: Massimiliano Busin.
Arbitro: Cenni di Firenze.
RETE: 52' Biscioni.

FLORIAGAFIR BELLARIVA: Merendi Francesco, Chiavacci, Navarria, Pratesi, Baglini, Biagini, Vegni (84' Macrì), Scalella (75' Tipaldi), Amato (77' Merendi Emanuele), Biscioni (87' Forlucci), Ricciardi (58' Gallo). A disp.: Ormi, Buiani, Lucchesi, Ermini. All.: Francesco Fiorindi.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Torniai, Spinella, Cosi, Michelagnoli, Fedeli, Sangiorgi (71' Macrì), Corbucci, Tofani (72' Paoletti N.), Gasparini, Paoletti D.. A disp.: Anselmi, Lelli, Maggiorelli, Renzi, Francini. All.: Massimiliano Busin.
Arbitro: Cenni di Firenze.
RETE: 52' Biscioni.



Continua imperterrita la marcia in vetta alla classifica della Floriagafir che, da neopromossa, stupisce sempre di più grazie ad un avvio stagionale coi fiocchi che vede un perfetto ruolino di marcia. Ad onor del vero, piegare un combattivo Legnaia, mai uscito dalla partita fino al calare del sipario, si è rivelato molto più difficile del previsto per i biancoblù, trovatisi infatti di fronte ad un undici che non si è lasciato affatto intimorire dai più quotati avversari in una sfida che forse, stando a quanto effettivamente visto in campo, avrebbe benissimo potuto terminare senza vincitori né vinti. Al fischio iniziale le due formazioni danno vita alla canonica fase di studio in cui, peraltro, ciascuna tenta non soltanto di captare i punti deboli dell'altra ma anche di prendere le misure con il sintetico del "Bozzi", teatro della contesa in via del tutto eccezionale in virtù dell'attuale impraticabilità - a causa di lavori in corso - del "Grazzini". La Floriagafir, specialista nelle rapide ripartenze potendo contare su due autentici velocisti quali Biscioni e Ricciardi, supportati dalle doti tecniche di Amato sulla trequarti, è contestualmente molto ben chiusa in difesa in questi primi minuti ma, ogniqualvolta tenta di rendersi pericolosa dalle parti di Fattovich, è costretta a fare i conti con l'altrettanto compatta retroguardia gialloblù che, guidata dall'inedita coppia centrale Michelagnoli-Gasparini, non offre il fianco alle scorribande casalinghe ben conscia della caratura avversaria. Non a caso, la prima azione degna di nota in assoluto si registra soltanto al quarto d'ora, quando Amato si trova al posto giusto al momento giusto sulla corta chiusura di Sangiorgi ma, una volta raccolta quest'ultima ai sedici metri, calcia di prima intenzione senza però centrare lo specchio della porta. La reazione audacina non si fa attendere più di tanto: al 21' infatti Corbucci, non trovando compagni da servire nei paraggi, batte direttamente a rete da distanza siderale scaldando i guantoni a Francesco Merendi, il quale non si lascia sorprendere respingendo il pallone dopo essersi disteso sulla propria destra. Il Legnaia, sin qui cavatosela con un atteggiamento prevalentemente votato alla copertura, approfitta di questo squillo per osare una pressione più asfissiante ai danni dei padroni di casa anche se una manciata di secondi dopo Diego Paoletti, ricevuta un'elegante sponda col petto da Cosi, conclude al volo da fuori con una traiettoria eccessivamente centrale per impensierire il portiere biancoblù. Al 30', invece, è Tofani a rendersi protagonista di un recupero estremamente caparbio del pallone sulla corsia mancina; lo sviluppo dell'azione pare tuttavia a dir poco confuso, finché non arriva Fedeli a mettere ordine con un servizio in orizzontale all'indirizzo di Corbucci che, da una zona estremamente pericolosa, tenta senza successo di togliere la metaforica ragnatela del sette con un tentativo che finisce al di là del montante. Scampata l'intera serie di pericoli ravvicinati, la Floriagafir si riorganizza a dovere ed al 37' Biscioni, senza ombra di dubbio uno degli elementi più qualitativi dei suoi, si crea lo spazio per il tiro con un gioco di prestigio che elude la pressione di Gasparini e lascia partire una clamorosa sassata da posizione centrale che sorprende Fattovich ma si stampa in pieno sulla traversa. Sfiorato il vantaggio la squadra di Fiorindi non molla la presa e al 44' ci prova con Amato che, rientrato sul destro al limite, non approfitta a dovere di un'apertura col contagiri da parte di Vegni e calcia sul fondo. Poco dopo il rientro dall'intervallo, al 50' Fattovich rischia di combinare un non irrilevante pasticcio lasciandosi sfuggire un traversone dalla sinistra di Biscioni ma Scalella lo grazia incredibilmente in ribattuta colpendo malissimo la sfera con troppa foga. Il gol resta comunque nell'aria per la formazione ospitante che infatti due minuti dopo trae profitto da un'incomprensione tra Sangiorgi e Gasparini a centrocampo ed imbastisce immediatamente un contropiede sui cui sviluppi Ricciardi, lanciato in profondità sulla destra, mette al centro un invitante rasoterra che vede l'accorrente Biscioni avventarvisi in scivolata per poi trafiggere l'incolpevole Fattovich da distanza ravvicinata e siglare la prima e decisiva rete dell'incontro. Con questi presupposti la partita parrebbe ormai essersi definitivamente messa in discesa per la capolista, tuttavia il Legnaia non getta la spugna e tenta subito di abbozzare una reazione: d'altro canto, comunque, i biancoblù sono ben consapevoli del fatto che un vantaggio di misura sia tutt'altro che una seria ipoteca sui tre punti e preferiscono non sbilanciarsi lasciando dunque spazi piuttosto angusti ai propri avversari. Ciò non toglie che tuttavia al 70' sia proprio una leggerezza della difesa locale a spianare la strada verso il pari a Spinella, liberissimo davanti al portiere una volta intercettato un cross di Fedeli, ma Francesco Merendi è a dir poco strepitoso e con un colpo di reni abbassa la saracinesca deviando in corner. Dopo un tentativo fallito due minuti più tardi sul fronte opposto dall'indisturbato Vegni, pescato largo a destra da uno spiovente partito dalla trequarti, la contesa inizia pian piano ad avviarsi verso le proprie battute finali che si rivelano appannaggio della manovra di un'Audace intenzionata a gettare il cuore oltre l'ostacolo pur di riacciuffare un pari che non demeriterebbe affatto. Ma la Floriagafir continua a concedere poco facendo sì che le uniche possibilità per gli ospiti di chiamare in causa Francesco Merendi siano affidate a soluzioni dalla distanza con scarse possibilità di successo, esattamente come quella di Cosi all'83'. Appena un minuto dopo, lo stesso Cosi non si accontenta del tiro dalla bandierina a fronte di una rivedibile copertura di capitan Pratesi sul suggerimento di Fedeli e, giunto sul fondo, scarica all'indietro il pallone per il neo-entrato Macrì che però, giunto di gran carriera nel pieno dei sedici metri casalinghi, spreca un'ottima palla-goal di prima intenzione indirizzando, anche se non di molto, al lato il proprio destro. Così, dopo un'ultima possibilità per i gialloblù non sfruttata da Diego Paoletti in pieno recupero, terminano definitivamente le ostilità alle Due Strade: la Floriagafir conquista l'intera posta in palio consolidando la vetta, mentre il Legnaia, per il quale la lontananza dal "Bacci" rimane ancora un tabù da sfatare, continua a non conoscere mezze misure in campionato e a navigare in acque non tranquillissime con soli 6 punti fin qui racimolati.

Continua imperterrita la marcia in vetta alla classifica della Floriagafir che, da neopromossa, stupisce sempre di più grazie ad un avvio stagionale coi fiocchi che vede un perfetto ruolino di marcia. Ad onor del vero, piegare un combattivo Legnaia, mai uscito dalla partita fino al calare del sipario, si è rivelato molto più difficile del previsto per i biancoblù, trovatisi infatti di fronte ad un undici che non si è lasciato affatto intimorire dai più quotati avversari in una sfida che forse, stando a quanto effettivamente visto in campo, avrebbe benissimo potuto terminare senza vincitori né vinti. Al fischio iniziale le due formazioni danno vita alla canonica fase di studio in cui, peraltro, ciascuna tenta non soltanto di captare i punti deboli dell'altra ma anche di prendere le misure con il sintetico del "Bozzi", teatro della contesa in via del tutto eccezionale in virtù dell'attuale impraticabilità - a causa di lavori in corso - del "Grazzini". La Floriagafir, specialista nelle rapide ripartenze potendo contare su due autentici velocisti quali Biscioni e Ricciardi, supportati dalle doti tecniche di Amato sulla trequarti, è contestualmente molto ben chiusa in difesa in questi primi minuti ma, ogniqualvolta tenta di rendersi pericolosa dalle parti di Fattovich, è costretta a fare i conti con l'altrettanto compatta retroguardia gialloblù che, guidata dall'inedita coppia centrale Michelagnoli-Gasparini, non offre il fianco alle scorribande casalinghe ben conscia della caratura avversaria. Non a caso, la prima azione degna di nota in assoluto si registra soltanto al quarto d'ora, quando Amato si trova al posto giusto al momento giusto sulla corta chiusura di Sangiorgi ma, una volta raccolta quest'ultima ai sedici metri, calcia di prima intenzione senza però centrare lo specchio della porta. La reazione audacina non si fa attendere più di tanto: al 21' infatti Corbucci, non trovando compagni da servire nei paraggi, batte direttamente a rete da distanza siderale scaldando i guantoni a Francesco Merendi, il quale non si lascia sorprendere respingendo il pallone dopo essersi disteso sulla propria destra. Il Legnaia, sin qui cavatosela con un atteggiamento prevalentemente votato alla copertura, approfitta di questo squillo per osare una pressione più asfissiante ai danni dei padroni di casa anche se una manciata di secondi dopo Diego Paoletti, ricevuta un'elegante sponda col petto da Cosi, conclude al volo da fuori con una traiettoria eccessivamente centrale per impensierire il portiere biancoblù. Al 30', invece, è Tofani a rendersi protagonista di un recupero estremamente caparbio del pallone sulla corsia mancina; lo sviluppo dell'azione pare tuttavia a dir poco confuso, finché non arriva Fedeli a mettere ordine con un servizio in orizzontale all'indirizzo di Corbucci che, da una zona estremamente pericolosa, tenta senza successo di togliere la metaforica ragnatela del sette con un tentativo che finisce al di là del montante. Scampata l'intera serie di pericoli ravvicinati, la Floriagafir si riorganizza a dovere ed al 37' Biscioni, senza ombra di dubbio uno degli elementi più qualitativi dei suoi, si crea lo spazio per il tiro con un gioco di prestigio che elude la pressione di Gasparini e lascia partire una clamorosa sassata da posizione centrale che sorprende Fattovich ma si stampa in pieno sulla traversa. Sfiorato il vantaggio la squadra di Fiorindi non molla la presa e al 44' ci prova con Amato che, rientrato sul destro al limite, non approfitta a dovere di un'apertura col contagiri da parte di Vegni e calcia sul fondo. Poco dopo il rientro dall'intervallo, al 50' Fattovich rischia di combinare un non irrilevante pasticcio lasciandosi sfuggire un traversone dalla sinistra di Biscioni ma Scalella lo grazia incredibilmente in ribattuta colpendo malissimo la sfera con troppa foga. Il gol resta comunque nell'aria per la formazione ospitante che infatti due minuti dopo trae profitto da un'incomprensione tra Sangiorgi e Gasparini a centrocampo ed imbastisce immediatamente un contropiede sui cui sviluppi Ricciardi, lanciato in profondità sulla destra, mette al centro un invitante rasoterra che vede l'accorrente Biscioni avventarvisi in scivolata per poi trafiggere l'incolpevole Fattovich da distanza ravvicinata e siglare la prima e decisiva rete dell'incontro. Con questi presupposti la partita parrebbe ormai essersi definitivamente messa in discesa per la capolista, tuttavia il Legnaia non getta la spugna e tenta subito di abbozzare una reazione: d'altro canto, comunque, i biancoblù sono ben consapevoli del fatto che un vantaggio di misura sia tutt'altro che una seria ipoteca sui tre punti e preferiscono non sbilanciarsi lasciando dunque spazi piuttosto angusti ai propri avversari. Ciò non toglie che tuttavia al 70' sia proprio una leggerezza della difesa locale a spianare la strada verso il pari a Spinella, liberissimo davanti al portiere una volta intercettato un cross di Fedeli, ma Francesco Merendi è a dir poco strepitoso e con un colpo di reni abbassa la saracinesca deviando in corner. Dopo un tentativo fallito due minuti più tardi sul fronte opposto dall'indisturbato Vegni, pescato largo a destra da uno spiovente partito dalla trequarti, la contesa inizia pian piano ad avviarsi verso le proprie battute finali che si rivelano appannaggio della manovra di un'Audace intenzionata a gettare il cuore oltre l'ostacolo pur di riacciuffare un pari che non demeriterebbe affatto. Ma la Floriagafir continua a concedere poco facendo sì che le uniche possibilità per gli ospiti di chiamare in causa Francesco Merendi siano affidate a soluzioni dalla distanza con scarse possibilità di successo, esattamente come quella di Cosi all'83'. Appena un minuto dopo, lo stesso Cosi non si accontenta del tiro dalla bandierina a fronte di una rivedibile copertura di capitan Pratesi sul suggerimento di Fedeli e, giunto sul fondo, scarica all'indietro il pallone per il neo-entrato Macrì che però, giunto di gran carriera nel pieno dei sedici metri casalinghi, spreca un'ottima palla-goal di prima intenzione indirizzando, anche se non di molto, al lato il proprio destro. Così, dopo un'ultima possibilità per i gialloblù non sfruttata da Diego Paoletti in pieno recupero, terminano definitivamente le ostilità alle Due Strade: la Floriagafir conquista l'intera posta in palio consolidando la vetta, mentre il Legnaia, per il quale la lontananza dal "Bacci" rimane ancora un tabù da sfatare, continua a non conoscere mezze misure in campionato e a navigare in acque non tranquillissime con soli 6 punti fin qui racimolati.