• Juniores RegionaliD
  • 25/11/2023 15.00.00
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  • AUDACE LEGNAIA
  • 0 - 3 25/11/2023 15.00.00
  • POGGIO A CAIANO
    Masi
    Bernardo
    Guarducci

Commento


RETI: Masi, Bernardo, Guarducci
AUD. LEGNAIA: Fattovich, Torniai (85' Paoletti), Spinella, Fedeli, Michelagnoli, Cosi, Sangiorgi (85' Maggiorelli), Corbucci (45' Francini), Tofani (51' Macrì), Gasparini, Amodio. A disp.: Chamorro. All.: Roberto Marongiu.
POGGIO A CAIANO: Cocchi, Marinozzi, El Amri, Spinelli, Bertini, Salvadori, Gori, Masi, Guarducci (81' Usai), Marini Grassi (85' Lascialfari), Bernardo (66' Vela). A disp.: Grassi, Allegretti, Capponi, Giorgi, Mazzei, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
ARBITRO: Trebbi di Pisa.
RETI: 1' Masi, 41' Bernardo, 71' Guarducci.

AUD. LEGNAIA: Fattovich, Torniai (85' Paoletti), Spinella, Fedeli, Michelagnoli, Cosi, Sangiorgi (85' Maggiorelli), Corbucci (45' Francini), Tofani (51' Macrì), Gasparini, Amodio. A disp.: Chamorro. All.: Roberto Marongiu.
POGGIO A CAIANO: Cocchi, Marinozzi, El Amri, Spinelli, Bertini, Salvadori, Gori, Masi, Guarducci (81' Usai), Marini Grassi (85' Lascialfari), Bernardo (66' Vela). A disp.: Grassi, Allegretti, Capponi, Giorgi, Mazzei, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
ARBITRO: Trebbi di Pisa.
RETI: 1' Masi, 41' Bernardo, 71' Guarducci.



Dopo due successi consecutivi s'interrompe bruscamente la striscia positiva dell'Audace Legnaia che infatti, al termine di una sfida che ha visto influire negativamente sulla relativa prestazione un fatale mix di sfortuna, scarsa precisione e mancanza di quella dose di verve in più al netto della buona volontà a tratti dimostrata, subisce internamente una netta battuta d'arresto a fronte dello 0-3 rifilato ai gialloblù da parte di un cinico Poggio a Caiano, bravissimo ad aprire immediatamente le danze per poi condurre il resto del match alternandosi fra momenti di sagace gestione del favorevole risultato e rapide ripartenze funzionali a sfruttare la velocità del tandem offensivo formato da Guarducci e Bernardo con un ispirato Marini Grassi alle spalle nelle vesti di trequartista per rimpinguare il proprio bottino. Al fischio iniziale i padroni di casa, peraltro orfani della coppia di centrali difensivi titolari Renzi-Martini, vengono istantaneamente colpiti a freddo quando, dopo soltanto quarantatre secondi, una deviazione di Salvadori sopraggiunta in occasione di un traversone di Marinozzi coglie completamente di sorpresa il pacchetto arretrato audacino consentendo a Masi di calciare innanzi a Fattovich senza ostacoli sul proprio campo visivo e di indovinare, con un colpo da biliardo, l'angolo basso alla sinistra di quest'ultimo per il momentaneo vantaggio biancoblù. Il Legnaia, ancora sotto shock, non riesce a trovare la debita forza per mettere a punto la propria reazione ed al 4' Masi, toltisi stavolta i panni di finalizzatore, imbecca tra le linee Bernardo che, ben rientrato di fronte alla pressione di Michelagnoli, batte a rete dai sedici metri non imprimendo tuttavia al proprio tentativo potenza ed angolazione necessarie a creare grattacapi all'estremo locale. Dopo un avvio horror, con il passare dei minuti la truppa di Marongiu prende maggiore coraggio per quanto né Gasparini sugli sviluppi di un corner di Spinella né Tofani al termine di un errato disimpegno pratese riescano a mettere a fuoco lo specchio della porta per ristabilire le sorti dell'incontro; sul fronte opposto, invece, la formazione ospitante continua comunque a rischiare grosso quando Michelagnoli, nel tentativo di allontanare il pallone al 12', colpisce fortuitamente in pieno volto Sangiorgi spianando di fatto la strada a Bernardo che tuttavia, presentatosi innanzi al cospetto di Fattovich, vede il proprio chirurgico rasoterra andare a sbattere sul palo prima che la retroguardia gialloblù riesca, dopo un'ulteriore serie di rimpalli, a sbrogliare definitivamente la matassa impedendo all'accorrente Marini Grassi di correggere la traiettoria in rete. Arrivati a questo punto, dopo primissime battute senza esclusione di colpi l'andamento dell'incontro comincia progressivamente a stabilizzarsi finché i fiorentini, valicata la metà di frazione, non si fanno nuovamente sotto dalle parti di Cocchi arrivando peraltro a veramente un soffio dal pari al 28' quando Tofani, abilmente intercettato un servizio in verticale di Bertini, smarca a tu per tu col numero 1 ospite l'indisturbato Amodio che però, al netto della ben più che propizia posizione, calibra male il proprio destro mandandolo incredibilmente a spegnersi sul fondo. Al 34' però, cestinata la suddetta nitida opportunità, per l'esterno offensivo gialloblù arriva prontamente l'occasione per il riscatto ma il medesimo Amodio, elegante nell'irrompere coi tempi giusti sul pallone telecomandato di Torniai, non riesce a perfezionare una giocata dall'elevatissimo coefficiente di difficoltà sorvolando il montante con un lob al volo. Passati i pericoli, il Poggio a Caiano torna a farsi sentire nel finale di frazione soprattutto sfruttando la propria arma principale dei coast to coast: non a caso, al 37' Marini Grassi mette in moto Guarducci che, dopo una sgasata sull'out di destra, serve con un cross teso in mezzo all'area il liberissimo Bernardo che, per quanto colpevolmente perso dalla linea difensiva avversaria, getta alle ortiche una chance capitale per il raddoppio sparando clamorosamente alle stelle di prima intenzione. Ciononostante, la rete resta comunque nell'aria per i biancoblù ed è proprio lo stesso Bernardo che, al 41', stavolta non fallisce la possibilità di rifarsi quando, servito in profondità, attende il momento giusto per scagliare una bordata centrale che supera la non perfetta resistenza di Fattovich insaccandosi alle sue spalle per un sigillo assai prezioso con l'intervallo all'orizzonte. La dea bendata, oltretutto, ha ben altri piani rispetto all'arridere ai gialloblù che infatti, già condizionati da un non irrilevante passivo, al 45' si trovano costretti anche a perdere capitan Corbucci per un infortunio occorsogli in occasione di un duro contrasto nell'area pratese; come se non bastasse, un minuto più tardi Tofani scappa alle spalle dei propri marcatori sul delizioso lancio di Fedeli dalle retrovie ma, messo a punto l'ingresso in area, si vede clamorosamente negata la possibilità di rimettere in carreggiata i propri colori dal legno alla destra di Cocchi. Al rientro in campo Mister Marongiu non opera ulteriori accorgimenti rispetto al cambio forzato al crepuscolo della prima frazione, che aveva visto l'ingresso in campo di Francini, eccezion fatta proprio per l'arretrare quest'ultimo nelle vesti di difensore centrale con la contestuale maggior licenza di avanzare concessa a Gasparini sulla linea mediana; il leit-motiv della contesa, tuttavia, vede anche stavolta gli ospiti partire con piglio più arrembante e, se al 50' è una deviazione decisiva della barriera ad evitare la terza rete pratese sul tiro da fermo dal limite di Marini Grassi, nell'arco di centottanta secondi servono invece le provvidenziali dita di Fattovich a raggiungere il medesimo scopo, mandando la sfera dapprima sul palo e poi in corner, di fronte ad una pericolosa conclusione a rientrare scoccata da Guarducci. Pian piano, ad ogni modo, l'Audace torna senz'altro a carburare ma, di fatto, quella che a posteriori si rivelerà l'ultima ghiottissima opportunità per i gialloblù viene parimenti, al 62', vanificata ancora da Amodio che, dopo essersi aggiustato un filtrante di Gasparini, salta agevolmente il proprio marcatore ma, alle porte dell'area piccola, si trova a dover fare i conti con un ottimo Cocchi che lucidamente resta in piedi fino all'ultimo istante per allontanare il relativo diagonale dal palo più lontano. Di fatto, la famosa (o famigerata, a seconda della prospettiva) dura legge del gol non perde allora occasione per trovare la propria ennesima applicazione anche al "Bacci" poiché al 71' Guarducci, messo nella condizione di provarci in solitaria al termine di un veloce contropiede, centra per la terza volta il bersaglio scavalcando con maestria Fattovich e chiudendo con largo anticipo i conti per far sì che i biancoblù possano mettere definitivamente la freccia e conquistare un'importante posta in palio che infatti, stanti sia alcuni sorprendenti risultati che hanno visto protagoniste le ultime della classe che una graduatoria che, globalmente parlando, continua a rimanere piuttosto corta, consente loro di affacciarsi con decisione sulle relative zone nobili a differenza di un Legnaia che, peraltro unica forza del torneo a non avere ancora conosciuto mezze misure in regular season, in virtù del colpaccio del Coiano sul terreno del Lanciotto si trova adesso a galleggiare di nuovo pericolosamente sopra le piazze destinate alla retrocessione con soltanto due lunghezze di vantaggio in attesa di un altro cruciale scontro che, nel pomeriggio del sabato venturo, lo vedrà impegnato sull'ostico terreno del fanalino di coda Viaccia.

Dopo due successi consecutivi s'interrompe bruscamente la striscia positiva dell'Audace Legnaia che infatti, al termine di una sfida che ha visto influire negativamente sulla relativa prestazione un fatale mix di sfortuna, scarsa precisione e mancanza di quella dose di verve in più al netto della buona volontà a tratti dimostrata, subisce internamente una netta battuta d'arresto a fronte dello 0-3 rifilato ai gialloblù da parte di un cinico Poggio a Caiano, bravissimo ad aprire immediatamente le danze per poi condurre il resto del match alternandosi fra momenti di sagace gestione del favorevole risultato e rapide ripartenze funzionali a sfruttare la velocità del tandem offensivo formato da Guarducci e Bernardo con un ispirato Marini Grassi alle spalle nelle vesti di trequartista per rimpinguare il proprio bottino. Al fischio iniziale i padroni di casa, peraltro orfani della coppia di centrali difensivi titolari Renzi-Martini, vengono istantaneamente colpiti a freddo quando, dopo soltanto quarantatre secondi, una deviazione di Salvadori sopraggiunta in occasione di un traversone di Marinozzi coglie completamente di sorpresa il pacchetto arretrato audacino consentendo a Masi di calciare innanzi a Fattovich senza ostacoli sul proprio campo visivo e di indovinare, con un colpo da biliardo, l'angolo basso alla sinistra di quest'ultimo per il momentaneo vantaggio biancoblù. Il Legnaia, ancora sotto shock, non riesce a trovare la debita forza per mettere a punto la propria reazione ed al 4' Masi, toltisi stavolta i panni di finalizzatore, imbecca tra le linee Bernardo che, ben rientrato di fronte alla pressione di Michelagnoli, batte a rete dai sedici metri non imprimendo tuttavia al proprio tentativo potenza ed angolazione necessarie a creare grattacapi all'estremo locale. Dopo un avvio horror, con il passare dei minuti la truppa di Marongiu prende maggiore coraggio per quanto né Gasparini sugli sviluppi di un corner di Spinella né Tofani al termine di un errato disimpegno pratese riescano a mettere a fuoco lo specchio della porta per ristabilire le sorti dell'incontro; sul fronte opposto, invece, la formazione ospitante continua comunque a rischiare grosso quando Michelagnoli, nel tentativo di allontanare il pallone al 12', colpisce fortuitamente in pieno volto Sangiorgi spianando di fatto la strada a Bernardo che tuttavia, presentatosi innanzi al cospetto di Fattovich, vede il proprio chirurgico rasoterra andare a sbattere sul palo prima che la retroguardia gialloblù riesca, dopo un'ulteriore serie di rimpalli, a sbrogliare definitivamente la matassa impedendo all'accorrente Marini Grassi di correggere la traiettoria in rete. Arrivati a questo punto, dopo primissime battute senza esclusione di colpi l'andamento dell'incontro comincia progressivamente a stabilizzarsi finché i fiorentini, valicata la metà di frazione, non si fanno nuovamente sotto dalle parti di Cocchi arrivando peraltro a veramente un soffio dal pari al 28' quando Tofani, abilmente intercettato un servizio in verticale di Bertini, smarca a tu per tu col numero 1 ospite l'indisturbato Amodio che però, al netto della ben più che propizia posizione, calibra male il proprio destro mandandolo incredibilmente a spegnersi sul fondo. Al 34' però, cestinata la suddetta nitida opportunità, per l'esterno offensivo gialloblù arriva prontamente l'occasione per il riscatto ma il medesimo Amodio, elegante nell'irrompere coi tempi giusti sul pallone telecomandato di Torniai, non riesce a perfezionare una giocata dall'elevatissimo coefficiente di difficoltà sorvolando il montante con un lob al volo. Passati i pericoli, il Poggio a Caiano torna a farsi sentire nel finale di frazione soprattutto sfruttando la propria arma principale dei coast to coast: non a caso, al 37' Marini Grassi mette in moto Guarducci che, dopo una sgasata sull'out di destra, serve con un cross teso in mezzo all'area il liberissimo Bernardo che, per quanto colpevolmente perso dalla linea difensiva avversaria, getta alle ortiche una chance capitale per il raddoppio sparando clamorosamente alle stelle di prima intenzione. Ciononostante, la rete resta comunque nell'aria per i biancoblù ed è proprio lo stesso Bernardo che, al 41', stavolta non fallisce la possibilità di rifarsi quando, servito in profondità, attende il momento giusto per scagliare una bordata centrale che supera la non perfetta resistenza di Fattovich insaccandosi alle sue spalle per un sigillo assai prezioso con l'intervallo all'orizzonte. La dea bendata, oltretutto, ha ben altri piani rispetto all'arridere ai gialloblù che infatti, già condizionati da un non irrilevante passivo, al 45' si trovano costretti anche a perdere capitan Corbucci per un infortunio occorsogli in occasione di un duro contrasto nell'area pratese; come se non bastasse, un minuto più tardi Tofani scappa alle spalle dei propri marcatori sul delizioso lancio di Fedeli dalle retrovie ma, messo a punto l'ingresso in area, si vede clamorosamente negata la possibilità di rimettere in carreggiata i propri colori dal legno alla destra di Cocchi. Al rientro in campo Mister Marongiu non opera ulteriori accorgimenti rispetto al cambio forzato al crepuscolo della prima frazione, che aveva visto l'ingresso in campo di Francini, eccezion fatta proprio per l'arretrare quest'ultimo nelle vesti di difensore centrale con la contestuale maggior licenza di avanzare concessa a Gasparini sulla linea mediana; il leit-motiv della contesa, tuttavia, vede anche stavolta gli ospiti partire con piglio più arrembante e, se al 50' è una deviazione decisiva della barriera ad evitare la terza rete pratese sul tiro da fermo dal limite di Marini Grassi, nell'arco di centottanta secondi servono invece le provvidenziali dita di Fattovich a raggiungere il medesimo scopo, mandando la sfera dapprima sul palo e poi in corner, di fronte ad una pericolosa conclusione a rientrare scoccata da Guarducci. Pian piano, ad ogni modo, l'Audace torna senz'altro a carburare ma, di fatto, quella che a posteriori si rivelerà l'ultima ghiottissima opportunità per i gialloblù viene parimenti, al 62', vanificata ancora da Amodio che, dopo essersi aggiustato un filtrante di Gasparini, salta agevolmente il proprio marcatore ma, alle porte dell'area piccola, si trova a dover fare i conti con un ottimo Cocchi che lucidamente resta in piedi fino all'ultimo istante per allontanare il relativo diagonale dal palo più lontano. Di fatto, la famosa (o famigerata, a seconda della prospettiva) dura legge del gol non perde allora occasione per trovare la propria ennesima applicazione anche al "Bacci" poiché al 71' Guarducci, messo nella condizione di provarci in solitaria al termine di un veloce contropiede, centra per la terza volta il bersaglio scavalcando con maestria Fattovich e chiudendo con largo anticipo i conti per far sì che i biancoblù possano mettere definitivamente la freccia e conquistare un'importante posta in palio che infatti, stanti sia alcuni sorprendenti risultati che hanno visto protagoniste le ultime della classe che una graduatoria che, globalmente parlando, continua a rimanere piuttosto corta, consente loro di affacciarsi con decisione sulle relative zone nobili a differenza di un Legnaia che, peraltro unica forza del torneo a non avere ancora conosciuto mezze misure in regular season, in virtù del colpaccio del Coiano sul terreno del Lanciotto si trova adesso a galleggiare di nuovo pericolosamente sopra le piazze destinate alla retrocessione con soltanto due lunghezze di vantaggio in attesa di un altro cruciale scontro che, nel pomeriggio del sabato venturo, lo vedrà impegnato sull'ostico terreno del fanalino di coda Viaccia.