• Juniores RegionaliD
  • 02/03/2024 15.00.00
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  • LANCIOTTO CAMPI
    Dajcaj
  • 1 - 1 02/03/2024 15.00.00
  • SCANDICCI
    Zeoli

Commento


RETI: Dajcaj, Zeoli
LANCIOTTO CAMPI: Giannone, Dajcaj, Arca, Alampi, Buontiempo, Amadio, Cavicchi, Colombo, F. Pratesi, Biagiotti, Ballerini. A disp.: Balatri, Cau, Coviello, Del Bubba, Giovannini, Gonfiantini, Maggini, Pancani, Poli. All.: Carlo Salvadori.
SCANDICCI: Nati, La Torre, Galli, Paoli, Hognogi, Paci, Manetti, Papi, Zeoli, Ongaro, M. Pratesi. A disp.: Cei, Grisolini, Conticelli, Mantovelli, Cardona Galeas, Moccia, Esposito. All.: Massimiliano Burchi.
ARBITRO: Franchi di Firenze
RETI: 40' Zeoli, 89' Dajcaj.



Poco importa se invece della qualificazione ai play-off di un campionato nazionale in palio c'è quella alla Coppa Toscana. Quando in gioco vi è un obbiettivo importante da centrare, Massimiliano Burchi e il suo Scandicci sono sempre lì, pronti a giocarsi al meglio le proprie carte. Era accaduto nel recente passato, quando i vlues sedevano regolarmente al tavolo delle grandi nel campionato Juniores nazionali; e puntualmente è successo anche nella stagione in cui, a causa della retrocessione della prima squadra nel campionato di Eccellenza, è stata a sua volta costretta a fare i conti con un ritorno in regione tutt'altro che agevole. Dopo aver galleggiato a lungo nello spazio, non è facile riadattarsi immediatamente al clima terrestre. Ce lo insegnano i cosmonauti più esperti e lo conferma uno Scandicci che dopo un avvio di stagione un po' incerto è tornato a respirare l'aria salubre dell'alta classifica: la rete del pari subita nel finale (1-1 il risultato) non gli consente però il sorpasso in classifica ai danni del Lanciotto, che resta un punto avanti ma che non sembra guarito dalla sterilità e dall'inefficacia in fase d'impostazione della manovra. Al contrario lo Scandicci è in fiducia, prende subito il comando delle operazioni e pur allineandosi con un 4-4-2 schematico e alquanto scolastico riesce a giocare un calcio pulito, altamente geometrico nel palleggio ma soprattutto incisivo nelle riproposizioni lungo le corsie laterali. In fondo in questo giochino non c'è poi granché da inventare e nell'occasione Massimiliano Burchi è bravo a dimostrare quanto sia redditizio fare le cose semplici. Dirigendo il traffico in mezzo al campo, la coppia formata da Papi e Manetti tiene alto il baricentro smistando un buon quantitativo di palloni sugli esterni Paci e Zeoli che a loro volta fungono poi da innesco per il duo d'attacco formato da Ongaro e Mattia Pratesi. Particolarmente incisiva risulta la catena di sinistra lungo la quale, supportato dagli inserimenti di Hognogi, proprio Zeoli mette sovente sotto torchio Dajcaj, comunque molto attento in fase di contenimento. Del resto, bastano pochi giri d'orologio per rendersi conto che è proprio per merito di un quadrilatero difensivo piuttosto solido e di Giannone, a tratti portentoso. che il Lanciotto riesce a rimanere in linea di galleggiamento. Inesistente in fase di costruzione a centrocampo e di conseguenza non pervenuto dalle parti di Nati, seppur costantemente costretto nella propria trequarti il Lanciotto lavora invece con alacrità e buoni risultati in fase di contenimento. Non è dunque per caso che il taccuino si colori solo di blues. Al 15', sugli sviluppi di un corner dalla destra ben battuto da Mattia Pratesi e contenuto con affanno dalla retroguardia rossoblù, Manetti spara forte dal limite indirizzando fuori d'un palmo alla destra di Giannone un'insidiosa rasoiata a pelo d'erba. Due minuti più tardi Mattia Pratesi prova a mettersi in proprio e, dopo aver sfondato la linea difensiva campigiana passando da sinistra, prima s'incunea in area e poi fa partire una precisa conclusione dalla media distanza: Giannone si oppone bravamente bloccando con estrema sicurezza. Pochi secondi più tardi il portiere campigiano si ripete; ma stavolta la sua prodezza lo eleva di diritto agli onori degli altari. Paci si fa largo lungo la corsia di destra, vince il duello di forza con Amadio e rimette al centro un bel pallone che l'accorrente Ongaro gira da due passi; il vantaggio sembra cosa fatta e solo la miracolosa risposta in tuffo di Giannone nega la rete all'esperto bomber scandiccese. Il meritato vantaggio dello Scandicci giunge finalmente al 40' quando Zeoli, inseritosi da sinistra su un lancio in verticale, brucia l'intervento in uscita di Giannone spingendo il pallone in rete. L'intervallo di metà tempo serve solo ad abbassare momentaneamente il sipario su uno monologo in dialetto scandiccese che riprende, più coinvolgente che mai, nel momento in cui l'arbitro Franchi dà il via al secondo tempo. Riprendendo a fraseggiare con buona qualità in mezzo al campo la squadra di Burchi, che nel frattempo ha sostituito l'infortunato Ongaro con l'ex lastrigiano Mantovelli, costringe il Lanciotto ad arretrare ulteriormente il proprio raggio d'azione. Lo Scandicci ci prova, crea diverse buone occasioni ma ha il demerito di non riuscire ad assestare a un avversario costantemente costretto all'angolo quel colpo da ko che gli permetterebbe di chiudere in cassaforte i tre punti. Al 52', dopo aver recuperato il pallone sulla trequarti e aver poi chiuso il triangolo con Paci, Papi si presenta al limite dell'area indirizzando poi verso la porta difesa da Giannone un velenoso diagonale rasoterra che sibila di poco a lato. Al 57' un sanguinoso pallone perso dal Lanciotto sulla trequarti diventa buono per Paci che, ben lanciato in verticale, è anticipato d'un soffio da un coraggioso Giannone, che uscendo tempestivamente dai pali, riesce a chiudergli la porta in faccia. Al 72' i centrocampisti ospiti imbastiscono una buona manovra aggirante al limite dell'area campigiana: Manetti si crea lo spazio per battere a rete; dopo aver superato le mani di Giannone, la sua splendida conclusione a girare però si stampa contro la faccia superiore della traversa e mantiene così in vita le speranze di rimonta rossoblù. Anche se nella fase finale del match lo Scandicci, che ha speso molte energie, si trova costretto a calare l'intensità del proprio gioco, al Lanciotto che poco o nulla continua a produrre in fase di costruzione e di palleggio sembra adesso venir meno pure la necessaria lucidità. Anche il disperato assalto finale portato all'area scandiccese sembra più che altro dettato da un'irrazionale volontà di provare comunque d andare oltre i limiti. All'89' però questo prodigarsi ha i propri effetti, visto che il Lanciotto conquista un calcio d'angolo che Dajcaj s'incarica di battere dalla bandierina di sinistra. Una parabola ben disegnata e che spiove con precisione nel cuore dei sedici metri ospiti mette in difficoltà la difesa che non riesce a disimpegnarsi al meglio; il pallone sfila sul settore destro dell'attacco campigiano ed entra nella disponibilità di Alampi che, dopo averlo recuperato, lo ripropone verso il centro grazie a un buon traversone teso; il pallone sbuca così nuovamente nel cuore dell'area blues, dove stavolta Dajcaj è il più lesto ad anticipare i difensori per poi concludere di prima intenzione non lasciando scampo a Nati, che fino a quel momento aveva recitato alla perfezione il ruolo di spettatore non pagante. Grazie a questo primo e unico sussulto d'orgoglio materializzatosi a pochi secondi dal 90', un Lanciotto cinico riacciuffa per i capelli l'avversario di turno conquistando un punto che gli permette di rimanere aggrappato all'ultimo posto utile per accedere alla Coppa Toscana. Si respira invece grande rammarico nello spogliatoio dello Scandicci: non è stato sufficiente dare alla gara un'ottima interpretazione sul piano tecnico; è mancata quella zampata vincente che avrebbe consentito di compiere un significativo salto di qualità. Burchi e i suoi ragazzi hanno però dimostrato di possedere tutte le caratteristiche che potrebbero dare tutto un altro sapore alla loro stagione. Lo Scandicci insomma c'è, e come sempre si giocherà fino all'ultima giornata le proprie chance di successo. Più che sufficiente la direzione di Iacopo Franchi. Calciatoripiù : nel Lanciotto si sottolinea l'ottima partita giocata da tutto il dispositivo di difesa che, puntellato da due solidi centrali del calibro di Buontiempo e Amadio e supportato da due generosi esterni come capitan Arca e un ottimo Dajcaj , decisivo ai fini del risultato, blinda a doppia mandata la porta rossoblù, grazie anche alla strepitosa prestazione di Giannone . Nello Scandicci invece le note liete giungono da tutti i reparti. In fase difensiva si sono fatti apprezzare l'esterno sinistro Hognogi , abilissimo anche in fase di supporto alla manovra di centrocampo, e il centrale Galli . A centrocampo, molto bene sono andati i mediani Manetti e Papi e l'esterno sinistro Zeoli ; in fase offensiva più che apprezzabile è stato il gran lavoro svolto da Mattia Pratesi che, in virtù del suo moto perpetuo, non offrendo autentici punti di riferimento alla difesa di casa ha rappresentato un validissimo supporto per Ongaro prima e per Mantovelli poi.