RETI: Vanni, Reale
NOVOLI: Fattori, Pratesi, Brocchi, Nigi, Arrighi, Bah, Vanni, Giuntini, Segoni, Lorenzetti, De Tellis. A disp.: Duradoni, Bellini, Ballerini, De Vita, Proietto, Faustini, Ferraioli, Verdi, Caldararu. All.: Andrea Lampredi.
ALBACARRAIA: Bormida, Corti, Crescioli, Traversi, Reale M., Belli, Mbengue, Taruntoli, Reale T., Betti, Terrafino. A disp.: Muratori, Magnolfi, Cavallaro, Lazri, Cherici, Gori M., Calabrese, Viti, Fedi. All.: Francesco Pugliese.
ARBITRO: Labate di Firenze.
RETI: 21' Vanni, 71' Reale M.
Il palcoscenico non è quello dello Stadio Azteca di Città del Messico, né tantomeno c'è in palio una Coppa del Mondo come in quel 22 giugno 1986. Ciò che accade sul sintetico del Manlio Rebechi di Novoli ricorda però, inevitabilmente, una delle immagini più iconiche di quella finale e dell'intera storia del calcio. Sul parziale di 1-0 per i padroni di casa, a circa venti minuti dal novantesimo, una punizione dalla sinistra per l'Albacarraia viene crossata in mezzo e Matteo Reale, proprio come fece Maradona con Shilton, anticipa l'uscita di Fattori deviando il pallone in rete con la mano. Intendiamoci: il paragone con il campione argentino vuole essere tutto fuorché positivo, perché stiamo parlando del gesto forse più antisportivo che si possa vedere durante una partita. L'errore però resta solo della signorina Labate, probabilmente l'unica in tutto l'impianto a non essersi accorta del fallo, perché aspettarsi l'ammissione di colpa da parte dell'autore del gol o dei suoi compagni significa non avere coscienza (purtroppo, ma questa è solo una nota dell'articolista) di come funzioni il calcio. E dire che prima dell'episodio incriminato era successo tanto altro, sebbene quasi esclusivamente nel corso del primo tempo. Il Novoli all'inizio si fa preferire e dopo soli quattro minuti va al tiro con Vanni, Bormida si distende sulla sua destra e smanaccia lateralmente. Al 17' Segoni vede il taglio in area di De Tellis, che calcia in diagonale e trova ancora i guanti del portiere avversario a inchiodare il pallone a terra. Il gol è nell'aria e arriva al 21' sugli sviluppi di un corner procurato da Lorenzetti, la cui punizione dal limite dell'area era stata deviata dalla barriera. Lo stesso numero 11 si presenta alla bandierina e vede il movimento sul primo palo di Vanni, che arriva in corsa e scuote la rete con una staffilata sotto la traversa che lascia immobile Bormida. L'1-0 premia la squadra di Lampredi per la supremazia territoriale sfoggiata finora, a fronte di un'Albacarraia che - come previsto - si affida invece quasi esclusivamente a spioventi dentro l'area che creano scompiglio nella difesa locale. Al 33' una punizione dalla sinistra arriva sul secondo palo, dove Traversi prova a coordinarsi e calciare di potenza ma spedisce la sfera in fallo laterale. Azione simile dall'altra parte, con Segoni che riceve palla appena fuori area e conclude senza però tenere abbastanza bassa la traiettoria. Al 39' la più grande occasione del primo tempo per l'Albacarraia, sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta direttamente in area: il pallone rimbalza pericolosamente e Crescioli lo schiaccia di testa, Fattori ha il riflesso giusto e smanaccia sul palo salvando il risultato. Decisamente meno impegnativa la parata che il portiere di casa deve compiere due minuti prima dell'intervallo, sul tiro di Tommaso Reale che - pur deviato - termina comodo tra le sue braccia. Con il Novoli in vantaggio si passa dunque alla ripresa, che stenta ad offrire azioni da segnare sul taccuino. Gli uomini di Lampredi possono disporre di una discreta libertà nel giro palla a centrocampo, ma non riescono mai a trovare l'imbucata giusta per De Tellis o per la sovrapposizione degli esterni. Lo capisce Pugliese che alza progressivamente il baricentro della sua squadra, permettendole di arrivare con sempre maggiore frequenza nei pressi dell'area avversaria. Sono almeno due le situazioni in cui, sempre a seguito del solito pallone recapitato in mezzo, la retroguardia locale deve impegnarsi per liberare e impedire il tap in a due passi da Fattori. Il punteggio resta inalterato fino al 71', minuto in cui si verifica l'episodio raccontato in apertura. Niente da aggiungere alla dinamica dell'azione, se non un appunto tanto semplice quanto significativo: Matteo Reale era già ammonito, ragion per cui se l'arbitro avesse visto il tocco di mano avrebbe non solo annullato il gol ma anche estratto il secondo giallo nei confronti del numero 5 gialloblù. Doppio giallo che la signorina Labate non si fa problemi a mostrare poco dopo a Fattori, reo di aver protestato eccessivamente pur senza mai sfociare nell'offesa. Viene da sé che, a questo punto, qualunque commento sulla partita risulterebbe superfluo. Il Novoli passa dal possibile 1-0 in superiorità numerica all'1-1 con l'uomo in meno, situazione che lo costringe - nonostante un tentativo di forcing finale - ad accontentarsi del pareggio. Un punto che non cambia molto la classifica degli orange, la quale resta più che ottima, ma che inevitabilmente porta con sé rabbia e amarezza. Può tornare a casa col sorriso invece l'Albacarraia, ben consapevole del modo in cui è riuscita a ottenere il suo terzo risultato utile consecutivo in campionato. Qualcuno direbbe che sono cose di campo, qualcun altro aggiungerebbe che errare è umano e che arbitrare senza il supporto degli assistenti non è affatto semplice. Tutto vero, tutto più che comprensibile, e in tal senso occorre perlomeno elogiare il comportamento dei protagonisti in campo che hanno evitato scene da far west e lo scatenarsi di un parapiglia che appariva quasi scontato. Ciò che rimane però sono i fatti che abbiamo visto e raccontato, nonché una certezza: se a fine stagione al Novoli mancheranno due punti, sarà difficile non ripensare a questa partita. E a quel 22 giugno del 1986.