RETI: Nencioni, Vivarelli
PORTA ROMANA: Rovito, Cagnina Tallarita, Jouta, Cavallone, Martelli, Nencioni, Gori, Mazzei, Marini, Diaby. A disp.: Faralli, Di Francesco, Ciuffi, Masseti, Mugnai, Sibilia, Grifoni, Vivarelli, Trentanove. All.: Dimitri Alessi.
SPORTING ARNO: Cecconi, Di Ruberto, Pierattini, Nikai, Ficai, Maiorana, Landi, Giuliani, Poggiolini, Conti, Di Gioia. A disp.: Buzzi, Fratini, Fabbricini, Barbetti, Guidotti, Bertini, Siano, Filocamo, Pasqui. All.: Enzo DI Ruberto.
ARBITRO: Polistena di Firenze.
RETI: Nencioni, Vivarelli.
NOTE: espulso Diaby.
PORTA ROMANA: Rovito, Cagnina Tallarita, Jouta, Cavallone, Martelli, Nencioni, Gori, Mazzei, Marini, Diaby. A disp.: Faralli, Di Francesco, Ciuffi, Masseti, Mugnai, Sibilia, Grifoni, Vivarelli, Trentanove. All.: Dimitri Alessi.
SPORTING ARNO: Cecconi, Di Ruberto, Pierattini, Nikai, Ficai, Maiorana, Landi, Giuliani, Poggiolini, Conti, Di Gioia. A disp.: Buzzi, Fratini, Fabbricini, Barbetti, Guidotti, Bertini, Siano, Filocamo, Pasqui. All.: Enzo DI Ruberto.
ARBITRO: Polistena di Firenze.
RETI: Nencioni, Vivarelli.
NOTE: espulso Diaby.
Anche se questo è il periodo dell'anno in cui i desideri li esaudiscono gli altri per conto nostro, il Porta Romana il suo finale d'anno col sorriso se lo regala in proprio tramite una prova di grande concretezza, concentrazione e grinta, qualità che trasferite sul rettangolo del Bozzi fruttano tre punti di importanza capitale per apprestarsi a girare attorno alla boa di metà navigazione con un margine di vantaggio tutto da consolidare e puntellare nel 2024 sì, ma che intanto ha messo stabile a distanza il gruppo delle cinque al momento destinate alla retrocessione, soglia psicologica che un pizzico di tranquillità in più non può che infonderla. Nel recupero contro lo Sporting Arno, squadra che nell'ultimo periodo si è meritata più volte la copertina a suon di prestazioni pirotecniche e che hanno mietuto vittime sportive illustri, i ragazzi di Dimitri Alessi forniscono una prestazione lineare, continua e propositiva, sapendo contenere il potenziale degli ospiti e colpendo sempre al momento giusto. Cosa che avviene in modo più evidente nel corso dei primi 45' di gioco, quando sugli sviluppi di una manovra d'attacco insistita è la conclusione di Nencioni - che risente di una deviazione - a finire alle spalle di Cecconi, imprimendo alla gara un punto di svolta che, alla luce di quanto visto nel primo tempo, sembrava non potersi spezzare. Nel primo atto del match infatti i contrapposti valori delle due squadre generano spesso una situazione di equilibrio perfetto, perché le accelerazioni di Diaby e l'estro di Marini sono ben contenuti da Di Ruberto, Maiorana e compagni, cosa che avviene a ruoli invertiti con Di Gioia e la difesa di casa; un paio di potenziali chance non portano all'esito sperato dai protagonisti, e così con l'uno a zero al riposo ci si prepara ad assistere a una ripresa in cui, per forza di cose, ci si attende maggiori spazi e iniziative offensive. Chiamato a reagire infatti, lo Sporting Arno getta subito nella mischia l'intraprendente Siano e prova a premere subito il piede sul pedale del gas, ma al tempo stesso la formazione ospite deve guardarsi le spalle dalle folate in modalità controffensiva degli avversari, come accade in occasione del tiro-cross di Tallarita che per poco non consente a Mazzei di raddoppiare i conti. Diaby, poi, ha maggiori spazi per liberare la sua falcata rispetto al primo tempo, ed è un pericolo sempre innescato là sulla sinistra. La reazione dello Sporting comunque c'è, e al 53' produce un'occasione per il pari decisamente nitida: Poggiolini vede un corridoio fra le linee e fa filtrare un pallone invitantissimo verso Landi, che nel tentativo di anticipare l'uscita di Rovito calcia in scivolata, rubando un tempo di gioco all'ex portiere dell'Ovest ma rinunciando a dare precisione al suo tiro, che si perde sul fondo. Dalla parte opposta anche Cecconi ha il suo lavoro da sbrigare, con due interventi in uscita dai propri pali dapprima su Diaby, e poi su Marini, che rischiava di avvelenare un pallone apparentemente innocuo spiovuto in area locale dall'out di sinistra. Archiviata una potentissima conclusione al volo di Landi che non inquadra il bersaglio (72'), la porta dell'attento Rovito trema pochi minuti dopo, quando Cavallone è efficace nel suo intervento, pur rischiando l'autogol, nell'anticipo su Di Gioia che stava per andare al tiro a botta sicura. Il Porta Romana resta in dieci uomini al 76' per l'espulsione di Diaby, ma si aggrappa sulle solide spalle di chi, come Martelli, è un autentico gladiatore: il numero 6 arancionero conquisa un pallone sulla sua trequarti e poi dà il la a una micidiale e velocissimo contropiede, che proietta Grifoni a tu per tu con Cecconi: l'angolo di tiro del numero 19 di casa è troppo pronunciato, e il pallone sfila a lato. Proprio mentre lo Sporting Arno prepara l'assalto finale, ecco che i padroni di casa chiudono i conti: è ancora una rimessa laterale dalla fascia mancina a mandare in tilt la difesa ospite, Vivarelli ne approfitta e, da dentro l'area, con un tiro molto potente che sbatte sul palo più lontano e finisce in rete, sigla il gol della tranquillità per i suoi. Il 2-0 chiude infatti i conti, perché nel finale i ragazzi di Alessi continuano a limitare al minimo gli errori, e amministrano al meglio la situazione. La gara, combattuta ma sempre leale e corretta, diretta senza scontentare nessuno dal giovane arbitro, termina con un filo di rammarico per i nerofucsia, e la festa dei locali che salutano il pubblico amico, felice nel ritrovare i propri ragazzi vittoriosi in una gara interna. Calciatoripiù: Cavallone, Martelli, Vivarelli (Porta Romana); Di Rubrto, Maiorana (Sporting Arno).
Anche se questo è il periodo dell'anno in cui i desideri li esaudiscono gli altri per conto nostro, il Porta Romana il suo finale d'anno col sorriso se lo regala in proprio tramite una prova di grande concretezza, concentrazione e grinta, qualità che trasferite sul rettangolo del Bozzi fruttano tre punti di importanza capitale per apprestarsi a girare attorno alla boa di metà navigazione con un margine di vantaggio tutto da consolidare e puntellare nel 2024 sì, ma che intanto ha messo stabile a distanza il gruppo delle cinque al momento destinate alla retrocessione, soglia psicologica che un pizzico di tranquillità in più non può che infonderla. Nel recupero contro lo Sporting Arno, squadra che nell'ultimo periodo si è meritata più volte la copertina a suon di prestazioni pirotecniche e che hanno mietuto vittime sportive illustri, i ragazzi di Dimitri Alessi forniscono una prestazione lineare, continua e propositiva, sapendo contenere il potenziale degli ospiti e colpendo sempre al momento giusto. Cosa che avviene in modo più evidente nel corso dei primi 45' di gioco, quando sugli sviluppi di una manovra d'attacco insistita è la conclusione di Nencioni - che risente di una deviazione - a finire alle spalle di Cecconi, imprimendo alla gara un punto di svolta che, alla luce di quanto visto nel primo tempo, sembrava non potersi spezzare. Nel primo atto del match infatti i contrapposti valori delle due squadre generano spesso una situazione di equilibrio perfetto, perché le accelerazioni di Diaby e l'estro di Marini sono ben contenuti da Di Ruberto, Maiorana e compagni, cosa che avviene a ruoli invertiti con Di Gioia e la difesa di casa; un paio di potenziali chance non portano all'esito sperato dai protagonisti, e così con l'uno a zero al riposo ci si prepara ad assistere a una ripresa in cui, per forza di cose, ci si attende maggiori spazi e iniziative offensive. Chiamato a reagire infatti, lo Sporting Arno getta subito nella mischia l'intraprendente Siano e prova a premere subito il piede sul pedale del gas, ma al tempo stesso la formazione ospite deve guardarsi le spalle dalle folate in modalità controffensiva degli avversari, come accade in occasione del tiro-cross di Tallarita che per poco non consente a Mazzei di raddoppiare i conti. Diaby, poi, ha maggiori spazi per liberare la sua falcata rispetto al primo tempo, ed è un pericolo sempre innescato là sulla sinistra. La reazione dello Sporting comunque c'è, e al 53' produce un'occasione per il pari decisamente nitida: Poggiolini vede un corridoio fra le linee e fa filtrare un pallone invitantissimo verso Landi, che nel tentativo di anticipare l'uscita di Rovito calcia in scivolata, rubando un tempo di gioco all'ex portiere dell'Ovest ma rinunciando a dare precisione al suo tiro, che si perde sul fondo. Dalla parte opposta anche Cecconi ha il suo lavoro da sbrigare, con due interventi in uscita dai propri pali dapprima su Diaby, e poi su Marini, che rischiava di avvelenare un pallone apparentemente innocuo spiovuto in area locale dall'out di sinistra. Archiviata una potentissima conclusione al volo di Landi che non inquadra il bersaglio (72'), la porta dell'attento Rovito trema pochi minuti dopo, quando Cavallone è efficace nel suo intervento, pur rischiando l'autogol, nell'anticipo su Di Gioia che stava per andare al tiro a botta sicura. Il Porta Romana resta in dieci uomini al 76' per l'espulsione di Diaby, ma si aggrappa sulle solide spalle di chi, come Martelli, è un autentico gladiatore: il numero 6 arancionero conquisa un pallone sulla sua trequarti e poi dà il la a una micidiale e velocissimo contropiede, che proietta Grifoni a tu per tu con Cecconi: l'angolo di tiro del numero 19 di casa è troppo pronunciato, e il pallone sfila a lato. Proprio mentre lo Sporting Arno prepara l'assalto finale, ecco che i padroni di casa chiudono i conti: è ancora una rimessa laterale dalla fascia mancina a mandare in tilt la difesa ospite, Vivarelli ne approfitta e, da dentro l'area, con un tiro molto potente che sbatte sul palo più lontano e finisce in rete, sigla il gol della tranquillità per i suoi. Il 2-0 chiude infatti i conti, perché nel finale i ragazzi di Alessi continuano a limitare al minimo gli errori, e amministrano al meglio la situazione. La gara, combattuta ma sempre leale e corretta, diretta senza scontentare nessuno dal giovane arbitro, termina con un filo di rammarico per i nerofucsia, e la festa dei locali che salutano il pubblico amico, felice nel ritrovare i propri ragazzi vittoriosi in una gara interna. Calciatoripiù: Cavallone, Martelli, Vivarelli (Porta Romana); Di Rubrto, Maiorana (Sporting Arno).