• Juniores RegionaliE
  • 09/12/2023 15.00.00
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  • SPORTING ARNO
    Poggiolini
    Poggiolini
  • 4 - 3 09/12/2023 15.00.00
  • FOIANO
    Landi
    Di Gioia
    Agostini
    Mazzi
    Ferretti

Commento


SPORTING ARNO: Cecconi , Fratini, Pierattini, Nikaj, Ficai, Maiorana, Landi, Giuliani, Poggiolini, Conti, Di Gioia. A disp.: Buzzi, Fabbricini, Barbetti, Bertini, Bacciottini, Guidotti, Siano, Piccirilli, Filocamo . All.: Di Ruberto Enzo
FOIANO: Strangis, Mele, Sonnati S., Seri, Menchetti L., Furlani, Ferretti, Pacelli, Bracciali, Agostini, Mazzi. A disp.: Gialli, Leti M., Bernardini, Sonnati R., Leonardi, Graziani, Ciappetti, Cacioli , Bonadonna. All.: Santoni Marco
RETI: Poggiolini, Landi, Di Gioia, Poggiolini, Agostini, Mazzi, Ferretti
SPORTING ARNO: Cecconi, Fratini, Pierattini, Nikaj, Ficai, Maiorana, Landi, Giuliani, Poggiolini, Conti, Di Gioia. A disp.: Buzzi, Fabbricini, Barbetti, Bertini, Bacciottini, Guidotti, Siano, Piccirilli, Filocamo. All.: Enzo Di Ruberto.
FOIANO: Stangis, Mele, S. Sonnati, Seri, Menchetti, Furlani, Ferretti, Pacelli, Bracciali, Agostini, Mazzi. A disp.: Gialli, Leti, Bernardini, R. Sonnati, Leonardi, Graziani, Ciappetti, Cacioli, Bonadonna. All.: Marco Santoni.
ARBITRO: Gallorini di Prato
RETI: 1' Agostini, 12', 73' Poggiolini, 14' Mazzi, 43' Ferretti rig., 52' Di Gioia, 56' Landi.
NOTE: espulso Ferretti (44').

SPORTING ARNO: Cecconi, Fratini, Pierattini, Nikaj, Ficai, Maiorana, Landi, Giuliani, Poggiolini, Conti, Di Gioia. A disp.: Buzzi, Fabbricini, Barbetti, Bertini, Bacciottini, Guidotti, Siano, Piccirilli, Filocamo. All.: Enzo Di Ruberto.
FOIANO: Stangis, Mele, S. Sonnati, Seri, Menchetti, Furlani, Ferretti, Pacelli, Bracciali, Agostini, Mazzi. A disp.: Gialli, Leti, Bernardini, R. Sonnati, Leonardi, Graziani, Ciappetti, Cacioli, Bonadonna. All.: Marco Santoni.
ARBITRO: Gallorini di Prato
RETI: 1' Agostini, 12', 73' Poggiolini, 14' Mazzi, 43' Ferretti rig., 52' Di Gioia, 56' Landi.
NOTE: espulso Ferretti (44').



Il 1921 è un anno fondamentale per la carriera di Umberto Saba che proprio in quel periodo dà alle stampe il suo Canzoniere: è con cinque poesie inserite in questa raccolta che ci trasmette la sua grande passione per il gioco del calcio. Nessuno come lui ha saputo tradurre in versi le sensazioni che prova un portiere quando subisce un gol o quando è costretto a fare i conti con la propria solitudine. Chissà se quel ragazzo di Trieste avrebbe mai potuto immaginare che un secolo più tardi, su uno dei tanti campi di periferia nei quali i ragazzi inseguono un pallone e una vittoria, ventidue di loro sarebbero riusciti a scrivere un'ode al calcio, allo spettacolo e alle emozioni, simile nella metrica ma dal finale diametralmente opposto. Trionfale cantico dantesco per una squadra che dopo aver visitato l'inferno esce finalmente a riveder le stelle; mesto sonetto di manzoniana foggia per l'altra che dopo essere salita sull'altare è finita a gambe all'aria nella polvere. Tutto questo e molto di più è stata la splendida sfida che sul sintetico di Badia a Settimo ha visto fronteggiarsi lo Sporting e il Foiano: 4-3 il risultato d'una di quelle gare per cui merita davvero pagare il prezzo del biglietto. Il Foiano di Marco Santoni è collettivo ben dotato sotto il profilo tecnico e la grande varietà degli schemi di gioco mette subito in difficoltà l'undici di Di Ruberto. Un lucido e concreto possesso palla unito alle ficcanti incursioni degli esterni d'attacco vale il vantaggio ospite dopo appena quaranta secondi di gioco. Sul fischio d'avvio di Gallorini il Foiano conquista infatti una prima rimessa laterale sul fronte destro dell'attacco: il pallone giunge sui piedi di Mazzi che prima sprinta verso la linea di fondo e poi ripropone verso il centro un morbido e calibrato traversone che capitan Agostini, ottimamente piazzato a centro area, traduce in rete con una precisa inzuccata sulla quale Cecconi non può arrivare. Miglior biglietto da visita i ragazzi di Santoni non potevano mostrarlo, un'accelerazione da zero a cento in puro stile Ferrari suggellata nei minuti successivi con una prestazione che costringe lo Sporting Arno a chiudersi nella trequarti. Funzionano alla grande sia gli inserimenti sia gli interscambi dei due esterni offensivi Ferretti e Mazzi che passando da una fascia all'altra non danno punti di riferimento alla retroguardia rosanero. Il supporto offerto loro dal regista Agostini completa poi un meccanismo offensivo sempre insidioso e vario nelle soluzioni, mentre in mediana sorprende in positivo il gran lavoro svolto nelle due fasi (costruzione e interdizioni) dal due Furlani-Pacelli; salendo con continuità dalla retrovie il sempre intraprendente Menchetti supporta a sua volta con buona qualità la manovra dei centrocampisti. A questo meccanismo ben oliato Enzo Di Ruberto s'oppone con grinta e orgoglio, organizzando il suo Sporting Arno ed esaltandone la solidità. Ecco dunque che davanti ai due granitici centrali di difesa Nikaj e Ficai il tecnico disegna una diga di centrocampo che bada al sodo non disdegnando, quando se ne presenta l'occasione, di ripartire in velocità cercando di verticalizzare al manovra. Utilissimi in questo senso risultano gli attivissimi Maiorana, Landi e Giuliani che cercando di alleggerire la pressione esercitata dagli avversari sul reparto difensivo provano ad alzare il baricentro del gioco ora tenendo palla e ripartendo lungo le corsie esterne, ora utilizzando il fosforo di capitan Conti in cabina di regia, ora verticalizzando il gioco in favore di un duo d'attacco rapido e potente formato da Poggiolini e da Samuele Di Gioia, ex Lastrigiana e Signa. La squadra di Di Ruberto insomma c'è e al 12' segna il pareggio: Maiorana trova un buon varco sulla destra, avanza e dalla trequarti effettua un lungo traversone sul quale i difensori foianesi intervengono respingendo in maniera poco ortodossa; Poggiolini non ci pensa due volte e dopo aver raccolto il pallone indirizza a rete un autentico siluro che filando dritto e veloce s'insacca imparabilmente alla destra di Strangis. La reazione amaranto è immediata e scalda un primo quarto d'ora nel quale penna e taccuino non hanno un attimo di respiro. Al 13' la splendida apertura di Menchetti fa viaggiare sulla sinistra Ferretti che a sua volta taglia verso il centro un pallone teso e ben indirizzato sul quale l'accorrente Mazzi prova la girata a rete di prima intenzione mancando d'un soffio il bersaglio. Il nuovo vantaggio amaranto è però solo rimandato. Trenta secondi più tardi infatti, sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra ben calibrato a centro area da Pacelli e respinto con difficoltà dai centrali rosanero, Menchetti prima raccoglie e poi trova il varco giusto per liberare a centro area Mazzi che stoppa e poi indirizza a rete un preciso rasoterra diagonale: il pallone bacia il palo sinistro e rotola in fondo al sacco scatenando le proteste di giocatori e sostenitori di casa nei confronti di Gallorini, reo di non aver ravvisato la presunta posizione irregolare del marcatore. Al 17' lo Sporting ci prova su punizione ma il fendente di Conti si perde d'un soffio oltre la traversa. Nei minuti successivi il Foiano controlla il gioco senza eccessivi problemi. Al 29' però un malaccorto disimpegno difensivo rischia di costare carissimo: un tentativo di rilancio d'un difensore fa carambolare il pallone sul braccio di un compagno di squadra. Ne vien fuori un pericolosissimo calcio di punizione in favore dello Sporting Arno, col pallone posizionato all'interno dell'arco che accompagna all'area di rigore. Non riesce però ad approfittarne Poggiolini che centra in pieno il muro posizionato da Strangis a difesa dei pali. Al 33' un altra splendida apertura di Menchetti fa viaggiare sulla sinistra Mazzi che rimette in mezzo un pallone sul quale Bracciali prova la girata a rete indirizzando però verso la porta un rasoterra debole e centrale: Cecconi interviene accartocciandosi a terra e bloccando con sicurezza. Il finale di primo tempo rappresenta forse il momento di svolta del match. Al 43' una nuova discesa di Mazzi sulla sinistra da parte si traduce in un ottimo lancio sul fronte opposto per Ferretti che recupera il pallone, entra in area ed è ostacolato irregolarmente da un difensore. Gallorini non ha dubbi e concede al Foiano il penalty che lo stesso Ferretti trasforma portando il Foiano sul doppio vantaggio. Peccato però che pochi secondi più tardi, intervenendo duramente su un avversario, lo stesso Ferretti rovini quanto di buono fatto in precedenza facendosi cacciare dal campo e costringendo così la sua squadra a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica. Seppur sotto di due reti, lo Sporting Arno torna a credere in una rimonta che a dire il vero pare avere i connotati di un'impresa al limite del possibile. I ragazzi di Di Ruberto però a fare le cose in grande sono abituati da tempo e così, partendo a tutta velocità nei primi minuti della ripresa, al 52' accorciano le distanze. Una veloce ripartenza sulla destra porta Poggiolini solo davanti a Strangis, bravissimo a respingere la prima conclusione a botta sicura; nulla però può fare sul successivo tap-in vincente di Di Gioia che, avendo seguito l'azione ed essendosi intelligentemente appostato all'altezza del secondo palo, accompagna facilmente il pallone in fondo al sacco riaprendo di fatto la partita. Adesso la banda Di Ruberto suona un'altra musica, spinge a fondo e al 56' guadagna una punizione nel cuore della trequarti avversaria: Conti la scodella con precisione verso il centro mettendo in seria difficoltà la retroguardia avversaria; davanti a Strangis va in scena un confuso batti e ribatti risolto in maniera vincente dal puntuale e prepotente inserimento offensivo di Landi. Sono bastati quattro minuti allo Sporting Arno per rimettere le cose a posto e far esplodere di gioia la tribuna del Comunale. La gara però è ben lungi dall'essere conclusa e il Foiano, superato il momento di sbandamento, torna a metter palla a terra, proporre il proprio gioco e creare occasioni. Al 62', sugli sviluppi di un fallo laterale battuto da Mele da destra, il pallone giunge sui piedi di Mazzi che prima è bravo a sgusciare in area di rigore e poi indirizza sul primo palo un'insidiosa conclusione alla quale si oppone con prontezza un reattivo Cecconi. Tre minuti più tardi, a seguito di un corner da sinistra ben indirizzato da Menchetti sul secondo palo, l'intervento di Furlani sottomisura consente al mediano amaranto d'indirizzare a rete una conclusione al volo che si perde fuori d'una spanna alla sinistra di Cecconi. Lo Sporting Arno torna ad affacciarsi n avanti al 71' quando il neoentrato Siano (ottimo il suo impatto con il match in fase d'impostazione) inventa una splendida giocata in verticale per Di Gioia che fila come un proiettile verso la porta difesa da Strangis, ma dopo essere entrato in area calcia di poco fuori un rasoterra che fa storcere il naso e mettere le mani nei capelli ai sostenitori di casa presenti in tribuna. Dalla delusione alla gioia però il passo è breve. Al 73' infatti Poggiolini prima recupera un gran pallone nella trequarti avversaria e poi, dopo essersi creato lo spazio per la conclusione grazie ad un bel movimento, fulmina Strangis con una battuta saettante dal limite. Nella fase finale del match un encomiabile e generoso Sporting Arno difende il risultato: ne è dimostrazione lampante proprio l'irriducibile Poggiolini che da attaccante si trasforma in difensore aggiunto. Il Foiano che adesso risente in maniera evidente dell'inferiorità numerica non riesce ad agguantare il pareggio consentendo così allo Sporting Arno di scrivere un'epica pagina di storia di questo campionato. È un capolavoro quello compiuto dai ragazzi di Di Ruberto, che resterà negli annali del nostro tanto amato calcio giovanile. L'ultima curiosità di questa straordinaria partita è legata all'arbitro Gallorini di Prato (nonostante sia stato spesso pesantemente contestato dai sostenitori rosanero, ha nel complesso diretto in maniera sufficiente) che non porta fortuna al Foiano: era stato proprio lui a dirigere la gara che gli amaranto avevano disputato al Galluzzo lo scorso 7 ottobre e al termine della quale erano usciti sconfitti in maniera rocambolesca e tennistica dopo aver combattuto ad armi pari. Calciatoripiù : nello Sporting Arno ottime sono state le prestazioni offerte da Nikaj al centro della difesa, da Maiorana, Landi e Giuliani in mezzo al campo, da Di Gioia e Poggiolini in attacco e dal subentrato Siano. Nel Foiano hanno ben impressionato Samuele Sonnati in fase difensiva, Menchetti nel ruolo di galleggiante fra difesa e centrocampo, Furlani e Pacelli in mediana, Agostini in cabina di regia, Ferretti (fino al momento dell'ingenua espulsione) e Mazzi lungo le corsie esterne.

Il 1921 è un anno fondamentale per la carriera di Umberto Saba che proprio in quel periodo dà alle stampe il suo Canzoniere: è con cinque poesie inserite in questa raccolta che ci trasmette la sua grande passione per il gioco del calcio. Nessuno come lui ha saputo tradurre in versi le sensazioni che prova un portiere quando subisce un gol o quando è costretto a fare i conti con la propria solitudine. Chissà se quel ragazzo di Trieste avrebbe mai potuto immaginare che un secolo più tardi, su uno dei tanti campi di periferia nei quali i ragazzi inseguono un pallone e una vittoria, ventidue di loro sarebbero riusciti a scrivere un'ode al calcio, allo spettacolo e alle emozioni, simile nella metrica ma dal finale diametralmente opposto. Trionfale cantico dantesco per una squadra che dopo aver visitato l'inferno esce finalmente a riveder le stelle; mesto sonetto di manzoniana foggia per l'altra che dopo essere salita sull'altare è finita a gambe all'aria nella polvere. Tutto questo e molto di più è stata la splendida sfida che sul sintetico di Badia a Settimo ha visto fronteggiarsi lo Sporting e il Foiano: 4-3 il risultato d'una di quelle gare per cui merita davvero pagare il prezzo del biglietto. Il Foiano di Marco Santoni è collettivo ben dotato sotto il profilo tecnico e la grande varietà degli schemi di gioco mette subito in difficoltà l'undici di Di Ruberto. Un lucido e concreto possesso palla unito alle ficcanti incursioni degli esterni d'attacco vale il vantaggio ospite dopo appena quaranta secondi di gioco. Sul fischio d'avvio di Gallorini il Foiano conquista infatti una prima rimessa laterale sul fronte destro dell'attacco: il pallone giunge sui piedi di Mazzi che prima sprinta verso la linea di fondo e poi ripropone verso il centro un morbido e calibrato traversone che capitan Agostini, ottimamente piazzato a centro area, traduce in rete con una precisa inzuccata sulla quale Cecconi non può arrivare. Miglior biglietto da visita i ragazzi di Santoni non potevano mostrarlo, un'accelerazione da zero a cento in puro stile Ferrari suggellata nei minuti successivi con una prestazione che costringe lo Sporting Arno a chiudersi nella trequarti. Funzionano alla grande sia gli inserimenti sia gli interscambi dei due esterni offensivi Ferretti e Mazzi che passando da una fascia all'altra non danno punti di riferimento alla retroguardia rosanero. Il supporto offerto loro dal regista Agostini completa poi un meccanismo offensivo sempre insidioso e vario nelle soluzioni, mentre in mediana sorprende in positivo il gran lavoro svolto nelle due fasi (costruzione e interdizioni) dal due Furlani-Pacelli; salendo con continuità dalla retrovie il sempre intraprendente Menchetti supporta a sua volta con buona qualità la manovra dei centrocampisti. A questo meccanismo ben oliato Enzo Di Ruberto s'oppone con grinta e orgoglio, organizzando il suo Sporting Arno ed esaltandone la solidità. Ecco dunque che davanti ai due granitici centrali di difesa Nikaj e Ficai il tecnico disegna una diga di centrocampo che bada al sodo non disdegnando, quando se ne presenta l'occasione, di ripartire in velocità cercando di verticalizzare al manovra. Utilissimi in questo senso risultano gli attivissimi Maiorana, Landi e Giuliani che cercando di alleggerire la pressione esercitata dagli avversari sul reparto difensivo provano ad alzare il baricentro del gioco ora tenendo palla e ripartendo lungo le corsie esterne, ora utilizzando il fosforo di capitan Conti in cabina di regia, ora verticalizzando il gioco in favore di un duo d'attacco rapido e potente formato da Poggiolini e da Samuele Di Gioia, ex Lastrigiana e Signa. La squadra di Di Ruberto insomma c'è e al 12' segna il pareggio: Maiorana trova un buon varco sulla destra, avanza e dalla trequarti effettua un lungo traversone sul quale i difensori foianesi intervengono respingendo in maniera poco ortodossa; Poggiolini non ci pensa due volte e dopo aver raccolto il pallone indirizza a rete un autentico siluro che filando dritto e veloce s'insacca imparabilmente alla destra di Strangis. La reazione amaranto è immediata e scalda un primo quarto d'ora nel quale penna e taccuino non hanno un attimo di respiro. Al 13' la splendida apertura di Menchetti fa viaggiare sulla sinistra Ferretti che a sua volta taglia verso il centro un pallone teso e ben indirizzato sul quale l'accorrente Mazzi prova la girata a rete di prima intenzione mancando d'un soffio il bersaglio. Il nuovo vantaggio amaranto è però solo rimandato. Trenta secondi più tardi infatti, sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra ben calibrato a centro area da Pacelli e respinto con difficoltà dai centrali rosanero, Menchetti prima raccoglie e poi trova il varco giusto per liberare a centro area Mazzi che stoppa e poi indirizza a rete un preciso rasoterra diagonale: il pallone bacia il palo sinistro e rotola in fondo al sacco scatenando le proteste di giocatori e sostenitori di casa nei confronti di Gallorini, reo di non aver ravvisato la presunta posizione irregolare del marcatore. Al 17' lo Sporting ci prova su punizione ma il fendente di Conti si perde d'un soffio oltre la traversa. Nei minuti successivi il Foiano controlla il gioco senza eccessivi problemi. Al 29' però un malaccorto disimpegno difensivo rischia di costare carissimo: un tentativo di rilancio d'un difensore fa carambolare il pallone sul braccio di un compagno di squadra. Ne vien fuori un pericolosissimo calcio di punizione in favore dello Sporting Arno, col pallone posizionato all'interno dell'arco che accompagna all'area di rigore. Non riesce però ad approfittarne Poggiolini che centra in pieno il muro posizionato da Strangis a difesa dei pali. Al 33' un altra splendida apertura di Menchetti fa viaggiare sulla sinistra Mazzi che rimette in mezzo un pallone sul quale Bracciali prova la girata a rete indirizzando però verso la porta un rasoterra debole e centrale: Cecconi interviene accartocciandosi a terra e bloccando con sicurezza. Il finale di primo tempo rappresenta forse il momento di svolta del match. Al 43' una nuova discesa di Mazzi sulla sinistra da parte si traduce in un ottimo lancio sul fronte opposto per Ferretti che recupera il pallone, entra in area ed è ostacolato irregolarmente da un difensore. Gallorini non ha dubbi e concede al Foiano il penalty che lo stesso Ferretti trasforma portando il Foiano sul doppio vantaggio. Peccato però che pochi secondi più tardi, intervenendo duramente su un avversario, lo stesso Ferretti rovini quanto di buono fatto in precedenza facendosi cacciare dal campo e costringendo così la sua squadra a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica. Seppur sotto di due reti, lo Sporting Arno torna a credere in una rimonta che a dire il vero pare avere i connotati di un'impresa al limite del possibile. I ragazzi di Di Ruberto però a fare le cose in grande sono abituati da tempo e così, partendo a tutta velocità nei primi minuti della ripresa, al 52' accorciano le distanze. Una veloce ripartenza sulla destra porta Poggiolini solo davanti a Strangis, bravissimo a respingere la prima conclusione a botta sicura; nulla però può fare sul successivo tap-in vincente di Di Gioia che, avendo seguito l'azione ed essendosi intelligentemente appostato all'altezza del secondo palo, accompagna facilmente il pallone in fondo al sacco riaprendo di fatto la partita. Adesso la banda Di Ruberto suona un'altra musica, spinge a fondo e al 56' guadagna una punizione nel cuore della trequarti avversaria: Conti la scodella con precisione verso il centro mettendo in seria difficoltà la retroguardia avversaria; davanti a Strangis va in scena un confuso batti e ribatti risolto in maniera vincente dal puntuale e prepotente inserimento offensivo di Landi. Sono bastati quattro minuti allo Sporting Arno per rimettere le cose a posto e far esplodere di gioia la tribuna del Comunale. La gara però è ben lungi dall'essere conclusa e il Foiano, superato il momento di sbandamento, torna a metter palla a terra, proporre il proprio gioco e creare occasioni. Al 62', sugli sviluppi di un fallo laterale battuto da Mele da destra, il pallone giunge sui piedi di Mazzi che prima è bravo a sgusciare in area di rigore e poi indirizza sul primo palo un'insidiosa conclusione alla quale si oppone con prontezza un reattivo Cecconi. Tre minuti più tardi, a seguito di un corner da sinistra ben indirizzato da Menchetti sul secondo palo, l'intervento di Furlani sottomisura consente al mediano amaranto d'indirizzare a rete una conclusione al volo che si perde fuori d'una spanna alla sinistra di Cecconi. Lo Sporting Arno torna ad affacciarsi n avanti al 71' quando il neoentrato Siano (ottimo il suo impatto con il match in fase d'impostazione) inventa una splendida giocata in verticale per Di Gioia che fila come un proiettile verso la porta difesa da Strangis, ma dopo essere entrato in area calcia di poco fuori un rasoterra che fa storcere il naso e mettere le mani nei capelli ai sostenitori di casa presenti in tribuna. Dalla delusione alla gioia però il passo è breve. Al 73' infatti Poggiolini prima recupera un gran pallone nella trequarti avversaria e poi, dopo essersi creato lo spazio per la conclusione grazie ad un bel movimento, fulmina Strangis con una battuta saettante dal limite. Nella fase finale del match un encomiabile e generoso Sporting Arno difende il risultato: ne è dimostrazione lampante proprio l'irriducibile Poggiolini che da attaccante si trasforma in difensore aggiunto. Il Foiano che adesso risente in maniera evidente dell'inferiorità numerica non riesce ad agguantare il pareggio consentendo così allo Sporting Arno di scrivere un'epica pagina di storia di questo campionato. È un capolavoro quello compiuto dai ragazzi di Di Ruberto, che resterà negli annali del nostro tanto amato calcio giovanile. L'ultima curiosità di questa straordinaria partita è legata all'arbitro Gallorini di Prato (nonostante sia stato spesso pesantemente contestato dai sostenitori rosanero, ha nel complesso diretto in maniera sufficiente) che non porta fortuna al Foiano: era stato proprio lui a dirigere la gara che gli amaranto avevano disputato al Galluzzo lo scorso 7 ottobre e al termine della quale erano usciti sconfitti in maniera rocambolesca e tennistica dopo aver combattuto ad armi pari. Calciatoripiù : nello Sporting Arno ottime sono state le prestazioni offerte da Nikaj al centro della difesa, da Maiorana, Landi e Giuliani in mezzo al campo, da Di Gioia e Poggiolini in attacco e dal subentrato Siano. Nel Foiano hanno ben impressionato Samuele Sonnati in fase difensiva, Menchetti nel ruolo di galleggiante fra difesa e centrocampo, Furlani e Pacelli in mediana, Agostini in cabina di regia, Ferretti (fino al momento dell'ingenua espulsione) e Mazzi lungo le corsie esterne.